Gaeta, i progressisti chiedono la testa dell’assessore all’Ambiente. La replica di Vona: “Ipocriti”

imageGaeta vive in un’atmosfera già piuttosto avvelenata per la rottura in Consiglio comunale provocata dalla vicenda del pontile petroli e del piano regolatore portuale, che ha visto abbandonare l’aula consiliare all’intera minoranza. Ad aumentare la tensione c’è un altro fronte, caldo già da qualche settimana, che inasprisce ulteriormente i toni tra le parti. I temi già oggetto di manifesti di accusa e lunghe conferenze stampa, sono quelli dei rifiuti e delle tariffe cimiteriali. Dal Movimento progressista Marzio Padovani chiede le dimissioni dell’assessore all’ambiente Alessandro Vona.

“L’assessore – afferma Padovani – continua a rilasciare dichiarazioni errate e scorrette, a volte palesemente false, su argomenti di cui dimostra un’impreparazione generale intollerabile. In particolare si è potuta apprezzare la sua incompetenza nella gestione delle attività cimiteriali e delle relative tariffe che vede il Movimento Progressista impegnato in una raccolta di firme per presentare al Consiglio Comunale una petizione popolare per ottenerne l’effettiva riduzione.


imageSi continua a parlare della transazione con la De Vizia senza conoscere, o facendo finta di non conoscere, gli atti amministrativi. Nel maggio 2011, sei mesi dopo la firma della transazione con la ditta, l’allora dirigente Pianese scrisse in una determina (172/VI) che la somma dovuta dal Comune di Gaeta alla società rappresentava «l’importo contrattuale maturato in ragione delle prestazioni rese, senza alcuna retribuzione aggiuntiva, né riconoscimento di ulteriori somme a titolo di danno, ristoro o indennizzo». Nello stesso documento, depositato agli atti del Comune, si legge che la copertura finanziaria non ha causato alcun debito per l’ente in quanto la stessa «è assicurata dalle somme disponibili in bilancio». Quindi, il debito sbandierato dall’assessore Vona e da Forza Italia non esiste perché i due milioni e 934 mila euro della transazione erano già iscritti a bilancio con riferimenti precisi senza che costituissero un debito.

Inoltre, quella somma è stata pagata in sette rate mensili dal dicembre 2010 e il settembre 2013 senza interessi, come recita l’allegato 5 della transazione che l’assessore Vona ed il sindaco Mitrano farebbero bene a leggere con più attenzione per evitare di dire sciocchezze. Nemmeno un euro ha gravato sui bilanci successivi dell’ente e chi dice il contrario è un bugiardo oppure non conosce i documenti necessari per amministrare un Comune.

Per quanto riguarda gli interessi, l’assessore Vona dovrebbe sapere che gli interessi moratori sui canoni maturati dovevano essere conteggiati a norma della legge sui Contratti Pubblici e del Decreto Legislativo 231 del 9 ottobre 2002 che ha recepito una direttiva comunitaria. Ma l’aspetto fondamentale che gli è completamente sfuggito è che questi interessi, dopo essere stati calcolati, non sono stati pagati. Come non sono stati pagati nemmeno i 589.697 euro dei maggiori oneri di trasporto suindicati , visto che l’accordo transattivo è stato chiuso per la cifra di due milioni e 934 mila euro, inferiore al totale delle fatture non pagate e con l’ulteriore vantaggio di poterla corrispondere in modo dilazionato senza aggravio di interessi nell’arco di 37 mesi”.

La replica dell’assessore Vona

*Alessandro Vona*
*Alessandro Vona*

«Cerca di arrampicarsi sugli specchi il coordinatore progressista Padovani – dichiara Vona – che getta fumo per coprire i marchiani errori della passata amministrazione sulla raccolta e sul trasferimento dei rifiuticitando decreti legislativi e direttive comunitarie per concludere che i cittadini gaetani avrebberoaddirittura “tratto vantaggio” dallo sperpero di danaro pubblico, causato dalla amministrazione di cui faceva parte, che ha costretto i cittadini a coprire i notevoli costi aggiuntivi generati dalla loro incapacità gestionale». Lo afferma l’assessore all’Ambiente Alessandro Vona il quale aggiunge che «i cittadini stanno purtroppo pagando per i disastri del passato e che la verità che si evince dagli attiamministrativi è diversa da quella che lui prospetta.

«La realtà – spiega Vona – sta in queste cifre inconfutabili: € 1.537.00 per multe per reati ambientali,cui va aggiunta la scelta scellerata di Raimondi che decide in modo antieconomico di chiedere alladitta il servizio suppletivo di trasporto dei rifiuti in discarica reso con mezzi extra capitolato, ovvero non previsti dal contratto, sostenendo inizialmente la spesa prima di 589.697 euro (somma che andava a coprire il servizio extra fino al mese di ottobre 2010, data della transazione), e dopo di 735.000 euro (ovvero 35.000 euro mensili dal 1° novembre 2010 fino alla scadenza del contratto e successive proroghe)». «Insomma – incalza l’assessore all’ambiente -Raimondi e la sua squadra, in barba ai più elementari principi di sana amministrazione, preferiscono spendere i soldi dei cittadini, svuotando le casse comunali. Scelta irragionevole ed incomprensibile. Un vero mistero.

Ma non finisce qui. si va oltre ogni ragionevolezza: e si riconosce, come abbiamo già detto, per il servizio suppletivo a partire dal 1 novembre 2010 fino alla scadenza del contratto e sue successive proroghe, la somma di 35.000 euro mensili alla ditta affidataria. Un’assurdità poiché essa per contratto avrebbe dovuto reperire un’area idonea per effettuare il trasbordo dei rifiuti, utilizzando i bilici compattatori previsti in gara ma anche in questo la ditta è risultata inadempiente. E l’assurdo diventa follia pura, quando si specifica che tale pagamento sarebbe avvenuto anche se nel frattempo fosse stata riaperta l’isola ecologica. Un vero e proprio nonsenso. Perché buttare così  i soldi dei cittadini, perché decidere di gravare sulle loro tasche e non riaprire immediatamente l’isola ecologica? Incapacità? Mancati controlli da parte di qualcuno? Una cosa è certa: sulla differenziata, attuando le stesse disposizioni contrattuali, siamo passati dal 6% (gestione Raimondi) al 20% della gestione Mitrano».

Sul caro-estinto Vona punta il dito su Raimondi e spiega: «La sua amministrazione ha approvato le tariffe cimiteriali ritenute da chiunque esose. L’amministrazione Mitrano inizialmente ha dovuto far riferimento alle tariffe raimondine ma sta già provvedendo ad un abbassamento delle tariffe di circa il 40% e con gestione totalmente pubblica. In precedenza, sulla carta risultavano tariffe a gestione pubblico-privata ma di fatto c’era solo il monopolio privato. Noi, attraverso corsi di formazione, abbiamo riqualificato i nostri operatori comunali che ci consentono di poter espletare un serviziocimiteriale nel rispetto della normativa e dei regolamenti vigenti.

Ma la cosa più grave è emersa nel momento in cui ci siamo insediati come amministrazione con la compravendita dei loculi e l’abbandono dei resti mortali che hanno dato luogo a indagini da parte delle Forze dell’Ordine che, speriamo a breve, individuino i veri responsabili di quello scempio».