Pd: tra anarchia, congressi perenni ed il tempo perso nella conta

Roccagorga e Cisterna: sembrano queste le pietre dello scandalo in un Pd sempre meno autorevole e credibile. Ma a ben guardare il caos parte dal motore del partito: Latina.

I vertitci provinciali  di marca renziana agiscono per tenere aperta ogni soluzione: da un lato il segretario La Penna che si adopera per un ‘commissario’ ( delegato) agli adempimenti per le primarie per non trovarsi scoperto in caso il ricorso di Scacchetti venga accolto. Dall’altro – secondo quanto confermato da alcuni dirigenti- il presidente Mansutti che autorizza già gli spazi elettorali, sempre a Roccagorga.


 

*Carla Amici*
*Carla Amici*

Il candidato della maggioranza ha dato il via alla campagna per le primarie  e stretto accordi elettorali con altre cordate ( Bevilacqua?) in attesa, comunque, del pronunciamento di non precisati organismi superiori cui spetterebbe dare l’ok alla consultazione interna. Il sindaco uscente – Carla Amici – prosegue nella sua campagna senza sottoporsi, come consuetudine, in questi casi, al vaglio delle primaria. Tutti aspirano al marchio del Pd, s’intende.

E’ questo  il frutto di un congresso perenne, di una conta eterna messa in atto dalle fazioni opposte che si giurano vendetta ad ogni buona occasione, fosse anche un’assemblea condominiale.

L’impressione che il partito debba essere rifondato da cima a fondo diventa quasi una convizione per molti, che però  non hanno il coraggio di manifestarsi, avendo trovato uno strapuntino più meno comodo grazie al proprio referente nel partito o nelle assemblee elettive di ogni ordine e grado.

I volantini di Scacchetti
I volantini di Scacchetti

E così, privi di argomenti, molti si abbandonano all’attacco personale, ricordando a Scacchetti di aver fatto campagna per Storace in un imprecisato passato. Fosse stato più vecchio gli avrebbero dato, senza meno, dello sporco fascista. E gli si appunta di essere l’unico stipendiato del partito proviciale che oggi, dalla stanza dei bottoni, conosce a mena dito la geografia di circoli, tessere, indirizzi e codici fiscali.

Ci vorebbe una decisione salomonica per togliere tutti dall’impaccio: Carla Amici, se è sicura di vincere, accetti la sfida delle primarie. Di contro Francesco dimostri che può fare a meno di permanere sulla torretta d’avvistamento del partito. Un modo per correre, forse, ad armi pari.

Sarebbe bello se questa fosse l’ultima conta, e che ci si dedicasse ai problemi di una provincia sempre più buia, senza una guida politica, con una marea di parlamentari che stanno  però producendo davvero poco per la comunità.

Cisterna? Qui addirittura il sindaco proposto dal Pd proviene dall’Udc. Bandiera bianca.