Politica da inferno a Lenola: storie di tramezzi, occupazioni abusive, “sessismo” e “sciacalli”

*Lo stabile dell'occupazione fantasma*
*Lo stabile dell’occupazione fantasma*

Un edificio comunale con a fianco la casa di un assessore. Sette metri quadrati in prossimità di una scalinata, senza nemmeno la luce. Un tramezzo nato e sparito, per un tentativo di occupazione abusiva da parte di ignoti. E, di mezzo, un esposto ed accertamenti dei carabinieri.

Questi, gli elementi della storia che a Lenola sta facendo scoppiare un quarantotto. Ma per davvero. Da qualche settimana è in atto uno scambio di accuse in cui ogni colpo sta diventando un’accettata. Ce n’è proprio per tutti i gusti: reciproci ed espliciti attacchi su fatti di rilevanza penale; richieste di dimissioni dei vertici del Comune; accuse che vanno dal “sessismo” allo “sciacallaggio”; paventate manovre illegali. Una battaglia senza esclusione di colpi, per i contendenti.


*L'ex sindaco Gian Battista De Filippis*
*L’ex sindaco Gian Battista De Filippis*

Dal Movimento Civico, vicino all’ex sindaco Gian Battista de Filippis, sono tornati a gamba tesa sull’assessore ‘perseguitato’, Paola Izzi, tramite una lettera aperta al primo cittadino Andrea Antogiovanni. Tra le altre cose, parlano con nonchalance di “un tentativo di appropriazione indebita di un bene sociale” su cui, come opposizione, “sapendo come stanno le cose”, non vogliono “essere tacciati di complicità”. Sentenzia il Movimento dando, “per antica conoscenza”, del tu al sindaco: “In particolare hai avuto un comportamento a dir poco strano nel momento in cui, capendo che stava per scoppiare una bufera, ti è stata recapitata dall’assessore Izzi addirittura una richiesta di acquisto del locale di proprietà comunale segretamente murato”. Dall’opposizione battono sul fatto che “scoperta la tramezzatura abusiva, anziché tutelare un bene pubblico denunciando l’accaduto, come da procedura” il sindaco abbia “pensato soltanto ad iniziare l’iter per esaudire il desiderio della Izzi”.

*L'assessore Paola Izzi*
*L’assessore Paola Izzi*

Unica interessata all’acquisto del vano al centro della bagarre, e che della palazzina comunale è unica confinante, quest’ultima è da loro praticamente ricollegata anche alla tentata occupazione abusiva. Con tanto di richiesta di dimissioni, “un atto dovuto”, nonché “una semplice e naturale decisione, che tra l’altro farà giustizia della sua insignificante presenza amministrativa in questo primo anno”. Gettato nel calderone delle polemiche, anche il marito della donna, con un passato in consiglio comunale ed indicato come “il vero assessore”.

*Severino Marrocco*
*Severino Marrocco*

Insomma, lo si è capito abbondantemente, roba da fuochi artificiali. A questo punto non stupisce nemmeno che l’attacco sia stato fatto proprio anche dall’altra lista d’opposizione legata al consigliere Severino Marrocco, ‘Per Lenola’. Da uomo di mare qual è, fa sapere che “un comandante, se le circostanze lo richiedono, affonda con la propria nave”. Tradotto: hanno richiesto addirittura le testa del sindaco per “responsabilità politiche”. In allegato, una chiusura dai tratti surreali: “Come vedete – dicono rivolgendosi agli ‘altri’ – l’opposizione tutto sommato vi vuol bene: Approfittatene! Per Lenola Movimento Civico e per Lista Per Lenola, sarebbe un invito a nozze poter speculare sulla vicenda”.

Alle scudisciate dell’opposizione, dal Partito democratico rispondono inviperiti. Se la prendono perché dal Movimento civico “insultano l’assessore Izzi con parole di disprezzo personale, anche di natura sessista. Per loro non è normale che una donna faccia politica perché capace, onesta e intelligente. Una donna non ha una sua testa e quindi se fa l’assessore lo fa per conto del marito! Vergognatevi”. Degli “sciacalli” che “hanno già deciso che cosa è successo, chi è il colpevole, se c’è un reato e qual è la pena. A che servono i carabinieri? a che servono i giudici?”.

*Il sindaco Andrea Antogiovanni*
*Il sindaco Andrea Antogiovanni*

A seguire, lo sdegno: “Parlano di morale. In tutti gli anni in cui hanno amministrato non hanno mai conosciuto il valore di questa parola. Negli anni passati si sentiva sul comune un forte profumo di denaro! Parlano di morale, di Izzi Paola, che a Lenola tutti conoscono chi è. Che appena eletta consigliere comunale, si è dimessa per consentire ai non eletti di subentrare, restando solo assessore. Chi glielo ha fatto fare? Quale vantaggio ne ha avuto? Chi lo ha mai fatto prima? Dimissioni!? Ci sono stati centinaia di motivi per darle, nessuno di loro si è mai sognato di farlo. Gian Battista De Filippis si insultava a vicenda pubblicamente con uno dei suoi e hanno continuato entrambi a restare incollati alla poltrona”.

Passando d’un tratto a parlare dello stabile comunale oggetto indiretto della ‘carneficina’, con lavori fatti “con i piedi” dall’allora Giunta De Filippis, l’affondo del circolo Pd: “Il loro unico interesse è cercare, rabbiosamente, di riprendersi il potere con qualsiasi mezzo. E per questo sono pronti a tutto”.

I democratici lenolesi sostengono a spada tratta l’assessore Izzi: “In pochi mesi è riuscita a raggiungere risultati eccellenti nelle politiche della scuola. Insignificante – dicono agli avversari – è stata la Vostra amministrazione, soprattutto nell’ultimo quinquennio, che il popolo sovrano con un colpo di spugna, ha provveduto a spazzare via. Certamente Paola non pensava che far politica significasse difendersi dagli sciacalli”.

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