Accoltella il marito dopo una lite, resta in carcere la 56enne di origini sarde

tribunale di latina sliderResta in carcere la donna di origini sarde che, due giorni fa, a Latina, ferì il marito con un coltello da cucina al termine dell’ennesima lite. Questa mattina, presso il Tribunale di Latina, il giudice Guido Marcelli ha convalidato l’arresto della 56enne confermando la custodia cautelare in carcere.

“Non volevo ucciderlo, ma solo fargli del male, come me ne aveva fatto lui in quaranta anni di matrimonio”. Questo ha dichiarato la donna, difesa dall’avvocato Claudio Cardarello, in un interrogatorio fiume durante il quale ha ricostruito quello che sembra un vero e proprio dramma familiare. L’uomo che aveva accanto non le avrebbe fatto prendere la patente né le avrebbe permesso di lavorare nonostante in passato avesse anche vinto un concorso. L’avrebbe poi, a suo dire, tradita ripetutamente e fatta sentire a dir poco inadeguata.


La stessa vittima avrebbe raccontato agli inquirenti come da dieci anni il loro rapporto fosse in crisi e che sua moglie si era rivolta ad un avvocato per ottenere la separazione. L’abitazione di via Pierluigi Nervi nella quale vivevano però era stata assegnata ad entrambi e questo le avrebbe causato un disagio sempre crescente.

Le condizioni psichiche della donna erano quantomeno difficili e tutta questa situazione l’avrebbe portata, dopo una nuova discussione, a prendere il coltello per il prosciutto e a colpire il suo compagno di una vita alla schiena. Dopo il raptus aveva chiamato il 113 ed era stata arrestata con l’accusa di tentato omicidio.

L’avvocato della 56enne cercherà ora di ottenere gli arresti domiciliari, presso l’abitazione di una delle figlie della coppia. Misura ritenuta dalla difesa più che sufficiente per evitare che l’episodio possa ripetersi.

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