Tari e Tasi, associazioni di categoria e 23 sindaci della provincia scrivono al Presidente del Consiglio

*Matteo Renzi*
*Matteo Renzi*

E’ stato inviato nei giorni scorsi il Documento promosso dai Presidenti Provinciali delle Associazioni di Categoria aderenti al sodalizio “Intesa PMI 99.0” (Confcommercio, Confesercenti, CNA, Casartigiani, Confartigianato e Federlazio), e sottoscritto da ben 23 Sindaci di città e comuni della Provincia di Latina (Latina, Aprilia, Campodimele, Castelforte, Cisterna di Latina, Cori, Fondi, Formia, Gaeta, Itri, Lenola, Maenza, Minturno, Priverno, Prossedi, Roccagorga, San Felice Circeo, Santi Cosma e Damiano, Sezze, Spigno Saturnia, Sperlonga, Terracina e Ventotene) con il quale

CHIEDONO AL GOVERNO ITALIANO
o    di adottare con urgenza interventi economici e/o fiscali di natura straordinaria che compensino il maggior gettito a cui sono state sottoposte le categorie commerciali e le famiglie per effetto della TARES anno 2013;


o    che per l’anno 2014 – al fine di assicurare la copertura dell’intero costo di gestione dei rifiuti urbani –  sia data ai Comuni la possibilità di reintrodurre i regimi applicativi TARSU o TIA previgenti nell’anno 2012, come già stabilito nel D. L. n. 102/2013;

o    che per l’anno 2014 sia scongiurata la applicazione della TARI, secondo i medesimi criteri, tariffe e modalità già stabiliti per la TARES;

o    che per l’anno 2014 sia prevista una diversa applicazione della TASI, così come si sta paventando a livello nazionale.

Il documento, in allegato, prende spunto dal punto critico a cui è giunta l’economia italiana nello scorso anno, caratterizzata da una perdurante perdita del potere di acquisto delle famiglie e da una altissima pressione fiscale, alla quale i Comuni hanno dovuto aggiungere la nuova tassa TARES, a cui sono stati obbligati per la copertura dell’intero costo di gestione del servizio dei rifiuti solidi urbani.

Questa tassa ha inciso enormemente sui costi di gestione delle attività commerciali ed in particolare su alcune di esse (ristoranti, alberghi con ristorante, bar, frutterie, pescherie, banchi di vendita settore alimentari nei mercati ecc.) con aumenti generalizzati di oltre il 200% rispetto alle tariffe applicate nel 2012.

Ma la TARES ha pesato enormemente anche sui nuclei famigliari, ovvero sulle utenze domestiche.

Le nuove Tasse TARI e TASI, varate dal precedente Governo, non modificheranno l’impianto applicativo della vecchia tassa, che anzi si aggraverà per il sistema di calcolo previsto dalla quota “servizi” (TASI), agganciato com’è al valore catastale dei fabbricati.

Di qui il documento che vuole spingere il Governo Renzi ad assumere provvedimenti di natura diversa sugli Enti Locali per la copertura dei costi relativi al Servizio dei Rifiuti Solidi Urbani, con la certezza che anche attraverso l’alleggerimento di tali costi si potrà rimettere in moto l’economia italiana, si eviterà la chiusura di numerose attività commerciali –altrimenti fiaccate dall’aumento dei costi di gestione –  e si sosterrà la domanda interna e la ripresa dei consumi.

Il documento dei Sindaci e delle Associazioni di Categoria è stato inviato, per opportuna conoscenza anche al Ministro dell’Economia e delle Finanze, al Ministro dello Sviluppo Economico, al Presidente della Regione Lazio ed al Prefetto di Latina.

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