La passione di Cristo nel canto delle donne di Giulianello

le donne di giulianello guidano il corteo della processione della passioneSacralità e canto popolare si fondono nella tradizionale processione del Venerdì Santo di Giulianello che ripercorre le tappe della Passione di Cristo. Saranno le Donne di Giulianello ad accompagnare l’avanzare del corteo, che partirà alle ore 16 da piazza del Bottegone per arrivare alla Chiesa di San Giovanni Battista dopo aver attraversato le stradine del borgo.

Le Donne di Giulianello cantano assieme da 30 anni e all’inizio neppure sapevano di essere custodi di un’antica tradizione orale. Se oggi, dopo i successi, comincia a maturare una coscienza collettiva dell’importanza delle loro ugole, lo si deve al lungo percorso di recupero e valorizzazione di un patrimonio culturale che rischiava di andare perso. Avviato nel 1975 da Raffaele Marchetti, col sostegno di illustri cultori della musica popolare come Giovanna Marini, Ambrogio Sparagna ed Erasmo Treglia, il progetto si è arricchito di un dvd realizzato da E.Marchetti, B.Sorani e A.Mazziotti, prodotto dalla Cooperativa Montefortino di Artena.


Il coro di contadine intonerà il caratteristico Canto della Passione, a cui si sono interessati i più grandi esperti di linguistica ed etnomusicologia, custodito nel Centre Pompidou di Parigi come una delle testimonianze più rare e preziose della musica contadina. Un canto legato a tradizioni remote, a lungo tramandato oralmente dalle donne che lavoravano nei campi. Un canto polifonico e paraliturgico, intonato da voci femminili soliste che si alternano, con un coro che risponde. Intensamente e drammaticamente rappresentativo di quel cantare contadino che ha segnato l’identità del territorio ed emblematico di quella Pietà popolare che si trasmette nei secoli e vede nelle donne un segno penitenziale significativo.

Anche a Cori verrà ricordato il calvario del Signore. Alle 17.30 partirà la Via Crucis dalla Chiesa di SS. Pietro e Paolo fino alla Chiesa di Santa Maria della Pietà, che custodisce il monumento alla Resurrezione, il candelabro del cero pasquale, unico per fattura e più antico esempio del suo genere ad oggi conosciuto. Lungo le strade che collegano Monte a Valle verranno ricordate le 14 stazioni del cammino di Gesù, con la croce in spalla, verso il patibolo (Golgoda). Prima dell’arrivo, i fedeli sosteranno davanti al monumento della Croce, nell’omonima piazza all’entrata del paese.