Monte San Biagio, sigilli alla serra diventata ferramenta

corpo-forestaleLe autorizzazioni erano state rilasciate per una serra, ma al suo posto era nato un capannone in muratura adibito, con tanto d’insegna, a ferramenta.

Motivo per cui, giovedì mattina, l’intera area, compresa quella prospiciente, adibita a parcheggio e piastrellata, è stata posta sotto sequestro dagli uomini del Nipaf, coordinati dall’ispettore Stefano Giulivo.


Stando agli accertamenti, la ferramenta ‘Filippi’ di Monte San Biagio, nella strada principale della frazione di Vallemarina, non poteva essere lì dov’è poi effettivamente sorta: l’attività artigianale-commerciale era stata appunto avviata in un locale tirato su con il semplice permesso a costruire per una serra, rilasciato nel 2013 in conformità con i dettami del Prg della zona, a vocazione agricola. Un cambio di destinazione d’uso non autorizzato, insomma.

*Stefano Giulivo*
*Stefano Giulivo*

I primi accertamenti, a cui seguì l’acquisizione della relativa documentazione in Comune, erano partiti a metà dello scorso febbraio dopo un esposto. Ora, il provvedimento del pubblico ministero Gregorio Capasso a firma dal gip Matilde Campoli. Due, al momento, gli indagati, entrambi del posto: B.P.F. ed M.F., rispettivamente titolare e tecnico direttore dei lavori.

I sigilli sono stati apposti al capannone, di 164 metri quadrati, all’annessa tettoia, di 65, ed alla restante superficie del lotto, di oltre 3mila, per buona parte pavimentata.

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