Sospetti, veleni e tramezzi: querelle infinita a Lenola

*Lo stabile dell'occupazione fantasma*
*Lo stabile comunale al centro della diatriba*

A Lenola continua a tener banco il caso del ‘tramezzo fantasma’ confinante con la casa dove abitano l’assessore Paola Izzi ed il coniuge. Dopo settimane di polemiche sempre più aspre, la minoranza del ‘Movimento civico’ è tornata a puntare il dito conto i vertici dell’amministrazione.

“Dicono ‘alla piazza’ che stiamo esagerando a parlare del locale tramezzato, perché in fin dei conti si tratta di qualche metro quadrato”, attaccano. “Si tenta di far passare un’appropriazione indebita, a danno di una iniziativa di carattere sociale, come un qualcosa che non merita interesse. La questione invece è rilevante, poiché riguarda il tentativo di acquisizione illecita di un vano di circa 10 metri quadrati che in futuro dovrà essere assegnato a famiglia meno abbiente, insieme all’appartamento sovrastante di circa 60 metri quadri”.


Contestualizzata la faccenda, spazio a sospetti e quesiti. “Corre voce che l’inchiesta degli inquirenti sia giunta a termine e che ci siano degli indagati ufficiali. Riteniamo che una questione del genere meriti la dovuta informazione, in quanto il coinvolgimento potrebbe riguardare una persona che riveste una carica pubblica e pertanto obbligata a chiarire”.

*L'assessore Paola Izzi*
*L’assessore Paola Izzi*

Da qui, la richiesta ai vertici amministrativi: “Chiediamo se un membro della giunta comunale – o un proprio familiare – sia stato formalmente chiamato dalle forze dell’ordine per ‘eleggere il proprio domicilio’, perché ciò rappresenterebbe una conferma dei mormorii di questi giorni. Se non si chiarisce bonariamente tale situazione, c’è chi è pronto ad avanzare apposita interrogazione”.

In tale clima, non poteva mancare quello che è il vero e proprio leitmotiv degli ultimi tempi, ovvero la richiesta di dimissioni dell’assessore Izzi. “Quando l’amministratore pubblico è sospettato di un qualcosa, che non sia almeno a causa di questioni burocratiche svolte, la correttezza impone di lasciare l’incarico”.

*Il sindaco Andrea Antogiovanni*
*Il sindaco Andrea Antogiovanni*

Per concludere, il ‘Movimento civico’ si affida a parole sibilline, che, complici le recenti dimissioni della consigliere Rita Mastromanno, lasciano presagire scenari politici interni all’amministrazione tutt’altro che rosei: “Ma cosa è diventato questo paese? C’è un’amministrazione che si regge per via di un filo sottile che collega il Comune con il Parco. E c’è chi si deve dimettere ma non si dimette, e chi non si deve dimettere ma si dimette”.

LE PRESE DI POSIZIONE DEGLI ‘ALTRI’ – In attesa di ‘decrittare’ il riferimento al Parco, sul caso dell’occupazione abusiva e sul paventato indagato all’interno o vicino alla Giunta, i vertici del Municipio continuano a rimanere tranquilli. “Da quanto mi hanno detto la Izzi ed il marito, persone delle quali mi fido, a loro non è arrivato assolutamente niente”, spiega al telefono il sindaco Andrea Antogiovanni.

Nel frattempo i coniugi, che già nelle scorse settimane avevano fornito la propria versione dei fatti, si trincerano dietro un forzato no comment. Della questione, vista la bagarre, è stato infatti investito un avvocato, Giulio Mastrobattista. “Senza voler entrare nello specifico, è una vicenda che stiamo affrontando con serenità ed all’inizio ho anche avuto difficoltà ad inquadrare, dato che, al limite, è interamente da definire in sede civile”, afferma il legale. “Tengo infatti a sottolineare con forza che, al di là della strumentalizzazione politica, non c’è nulla di rilevanza penale”.