Ok del Consiglio al’installazione di centraline per il monitoraggio dell’inquinamento

EPSON DSC pictureOk unanime del Consiglio Comunale di Aprilia alla mozione presentata dall’opposizione, sull’installazione di centraline mobili e fisse per il monitoraggio dell’inquinamento ambientale causata da polveri sottili e agenti inquinanti. Con quell’atto si chiede alla Regione Lazio di accelerare l’iter per installare le centraline di monitoraggio, visti i primi dati allarmanti forniti dalla Asl in merito allo studio epidemiologico avviato ad Aprilia: troppi tumori rispetto alla media regionale.

Un sì unanime arrivato dopo un lungo scontro dialettico in consiglio. “Quei predicatori di sventura- afferma Carmen Porcelli consigliere di Sel – che hanno seminato il terrore dai cittadini solo per fare propaganda e ottenere voti, oggi che la turbogas c’è e soprattutto dopo essere stati eletti, depongono le armi e rinunciano anche a monitorare. Questo dopo la battaglia serrata contro la Turbogas, che ha portato l’ente anche a rinunciare a compensazioni corpose e vantaggi per i cittadini. Ci chiediamo a cosa serva lo studio epidemiologico che i consiglieri dell’Altra Faccia della politica hanno reso pubblico solo sulla stampa, se non si cerca poi un nesso causale tra presenza di polveri sottili e incidenza delle malattie tumorali. Non bisogna fermarsi sulla forma, ma salvaguardare la sostanza del documento, che chiede controlli puntuali a livello locale”. Anche Bafundi, Boi e La Pegna, all’opposizione – ma di centrodestra – hanno sottolineato l’esigenza di un percorso condiviso per introdurre controlli stringenti e valutare la qualità dell’aria. “La maggioranza- ha spiegato Roberto Boi – ha mantenuto dal 2009 il braccio di ferro con Sorgenia, dichiarandosi contraria alla costruzione della turbogas. Non vorrei dover rilevare ora un cambiamento di rotta sui controlli da effettuare”.


Ha replicato Alessandra Lombardi, assessore apriliano all’ambiente: “La maggioranza vuole rendere più efficace il provvedimento, sollecitando non l’Arpa, ma la Regione Lazio a procedere secondo i dettami della legge 155, con l’istituzione di una rete di monitoraggio regionale, che prevede l’introduzione di centraline fisse, mobili e private. Un intervento che attendiamo dall’ente regionale e che era già stato sollecitato nel 2010”.