***video***Fondi, il consiglio si ‘incarta’ sulla Imof: la minoranza va via, manca il numero legale

*Il decisivo Trani prima dello status di 'assente'*
*Il decisivo Trani prima dello status di ‘assente’*

Seduta invalidata per mancanza del numero legale e rimandata a data da destinarsi, con l’opposizione che, con un colpo di teatro, ha abbandonato l’aula in fila indiana, e diversi e più o meno motivati forfait nella maggioranza.


Una cosa che a Fondi non si vedeva da anni. E verificatasi nella serata di lunedì nel corso del Consiglio comunale che vedeva come punto centrale dell’ordine del giorno quello inerente la “Società partecipata Imof spa – Operazione straordinaria di gestione ex art. 2446 c.c.”.

FOTOFINISH – Una delibera proposta dal centrodestra e principalmente incentrata sull’obbligato riconoscimento della perdita di oltre un terzo del capitale sociale della Imof, partecipata di Comune e Mof, di cui è una ‘costola’. Documento di stringente importanza, soprattutto perché nelle intenzioni da consegnare in qualità di socio minoritario (con un pacchetto del 4,9%) nel corso degli stati generali della Imof, ovvero l’assemblea dei soci in programma martedì. Peccato che, saltata d’un colpo la seduta dell’assise, la delibera sia per adesso rimasta nel libro dei desiderata, con ripercussioni al momento tutte da quantificare.

*Il sindaco Salvatore De Meo relaziona*
*Il sindaco Salvatore De Meo relaziona*

PROLOGO SOFT – Eppure, all’inizio nulla faceva presagire un epilogo del genere. La seduta era iniziata ed a lungo proseguita con un’attenta e ampia relazione tecnica del primo cittadino: dalla situazione della Imof al Mof, dalla programmata fusione al ruolo ancora tutto da capire – soprattutto in termini economici, ma anche di reale interesse – che la Regione intende avere nel prossimo futuro in quel di viale Piemonte, passando per la propria disponibilità ad una generale riorganizzazione della governance. Di mezzo, per lo più a braccio, dimostrando di conoscere a fondo l’argomento, numeri e percentuali, milioni, cenni su partecipazioni e priorità.

*I consiglieri di minoranza abbandonano l'aula*
*I consiglieri di minoranza abbandonano l’aula*

LA SVOLTA IN FILA INDIANA – Dopo la relazione del sindaco, la parola all’opposizione. Ed ecco dunque Bruno Fiore ribadire la propria censura alla quasi trentennale gestione dell’ad di Mof ed Imof Enzo Addessi; Arnaldo Faiola che a sorpresa, nel corso di un’accorata disamina sulla nascita e sui problemi attuali del Mercato, ad un tratto dichiara di voler votare a favore; a seguire, gli interventi dei compagni di minoranza Claudio Padula, Egidio Turchetta e Vincenzo Trani. No, di Trani in effetti no. E’ proprio al momento in cui quest’ultimo prende la parola, infatti, che succede l’impensabile. “C’è il numero legale?”, chiede al segretario comunale Francesco Loricchio. Mentre qualcuno lo guarda attonito, i compagni di banco abbandonano uno ad uno l’aula consiliare. Via Giancarlo di Manno e Luigi Parisella, via Civita Paparello, Maurizio Forte, via Luigi de Luca. Via tutti. A ‘tenere in gioco’ la seduta, viste le varie defezioni della maggioranza, rimaneva solo lui, il ‘numero quindici’ Trani. Che, questione di poco, si è fatto dichiarare assente e, voltando le spalle, ha chiuso la fila.

QUESTIONE DI NUMERI – Prima e dopo il colpo di scena, una ripetuta, a tratti estenuante, conta di assenti e presenti. Con i numeri che ad un certo punto nemmeno tornavano. Il risultato? Lavori sospesi per mezz’ora e quindi ripresi qualche minuto dopo le 22,50, quando si è effettivamente stabilita l’invalidità della seduta essendo presenti ‘ufficiali’ soltanto quattordici consiglieri. Gli altri, quelli ‘non ufficiali’ dell’opposizione, erano appena fuori l’uscio della sala consiliare intitolata ad Einaudi.

*Prove tecniche di 'fuga'*
*Prove tecniche di ‘fuga’*

GLI ASSENTI – Altri ancora non c’erano proprio, o nel frattempo, prima della ‘fuga’ dell’opposizione, avevano abbandonato l’aula. Se l’esponente d’opposizione Franco Cardinale era all’estero, per la maggioranza del sindaco De Meo erano assenti giustificati, chi per indifferibili questioni pregresse, chi per impegni lavorativi dell’ultim’ora, Marco Carnevale, Luigi Corina, Carlo Saccoccio e Oronzo Leone. Tra i presenti d’inizio seduta, due compagni di banco che ad un certo punto si sono allontanati per non tornare più, risultando alla fine assenti per davvero, i consiglieri Maurizio Cima e Giovanni Trani.

Numeri mancanti che alla fine, uno dietro l’altro, sono valsi il disco rosso alla seduta ed il momentaneo blocco del provvedimento.

***ARTICOLO CORRELATO*** (Il Mof di Fondi tra rilancio e ‘mistificazioni’. L’analisi del Pd Fiore – 28 aprile -)