Riconversione ex Tetrapack, riconoscimento dalla Presidenza della Repubblica

*Giorgio Napolitano*
*Giorgio Napolitano*

“Il Presidente della Repubblica premia BSP e Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil in occasione della ricorrenza del 1’ Maggio Festa dei Lavoratori”. Domani mattina, infatti, presso i Giardini del Quirinale ed alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione della ricorrenza del Primo Maggio Festa dei Lavoratori, un lavoratore della Bsp (ex Tetrapack) esporrà la storia della riconversione della sua azienda.

La delegazione, oltre al lavoratore Michele Di Pirro, sarà composta dal prefetto di Latina Antonio D’Acunto, dall’amministratore delegato della Bsp Aldo Braga Aldo e dai segretari generali di Filctem-Cgil, Dario D’Arcangelis, Femca-Cisl, Roberto Cecere, e Uiltec-Uil, Luigi Cavallo.


Al di là delle formalità di rito e dell’importanza che l’evento riveste, riteniamo utile rimarcare l’atto simbolico attraverso cui, grazie alla vicenda Bsp (vero esempio di “buona pratica possibile”), acquisisca visibilità nazionale lo stato dell’arte inerente la profonda crisi industriale che ha investito la nostra Provincia oramai dal 2008.

L’unità di intenti, al di là dei ruoli e dei singoli interessi rappresentati, oltre alla consapevolezza di individuare percorsi nuovi per soluzioni innovative e garanzie collettive, ha ispirato la strategia successivamente messa in atto.

Passare dalla chiusura definitiva di Tetrapak, che riguardava 131 lavoratori, ad una azienda che, dal 2006 ad oggi, ha investito circa 100 milioni di euro per un fatturato annuo di circa 53 milioni di euro con poco meno di 300 lavoratori impiegati, a noi sembra emblematico di come, quando c’è sinergia e coraggio, il sindacato confederale non si tira indietro.

La Bsp, con la sua produzione contestualmente innovativa ed esclusiva di farmaci antitumorali, dovrebbe rappresentare l’esempio da seguire per mille altre situazioni in cui, più superficialmente, la sola e miope priorità è rappresentata dall’espellere manodopera a carico della collettività per mezzo del ricorso agli ammortizzatori sociali senza alcun Piano industriale credibile e realizzabile.

Questa è la dimostrazione di come un progetto vincente, con le parti sociali ed imprenditori che insieme riescono ad esercitare un ruolo attivo e di squadra, riesce ad arginare le difficoltà e diventare motivo di ripresa, di sviluppo e di speranza.

L’apporto propositivo e riformatore del sindacato confederale in una tale vicenda, auspichiamo, sia d’esempio a tutti coloro i quali ancora confondono innovazione con restaurazione e conservatorismo.

Ringraziamo infine la Presidenza della Repubblica per la sensibilità dimostrata in un momento così difficile per il Paese, avere avuto dall’alto delle sue responsabilità, l’attenzione nei confronti dei lavoratori pontini e di un imprenditore che ha deciso, nonostante le difficoltà, di scommettere sul nostro territorio.