Sabaudia, servizi pubblici e scelte: cittadini “esclusi”

*Il rappresentante Pd Franco Brugnola*
*Il rappresentante Pd Franco Brugnola*

Gestione dei servizi pubblici e progetti, i cittadini potrebbero partecipare ma nessuno glielo dice. Eppure c’è anche una legge che lo prevede. Su questo verte la petizione dell’esponente del Partito Democratico Franco Brugnola che ha consegnato in Comune una petizione di 300 firme con cui si chiedono tutta una serie di cose tra cui quella di “di convocare il Consiglio per approvare il relativo regolamento attuativo per definire le modalità di applicazione della norma consentendo ai cittadini di essere informati e di partecipare alle scelte in materia di gestione dei servizi pubblici”. Nel testo del documento, nello specifico si chiede:

a) previsione dell’obbligo per il soggetto gestore di emanare una «Carta della qualità dei servizi», da redigere e pubblicizzare in conformità ad intese con le associazioni di tutela dei consumatori e con le associazioni imprenditoriali interessate, recante gli standard di qualità e di quantità relativi alle prestazioni erogate cosı` come determinati nel contratto di servizio, nonché le modalità di accesso alle informazioni garantite, quelle per proporre reclamo e quelle per adire le vie conciliative e giudiziarie nonché le modalità di ristoro dell’utenza, in forma specifica o mediante restituzione totale o parziale del corrispettivo versato, in caso di inottemperanza;


b) consultazione obbligatoria delle associazioni dei consumatori; c) previsione che sia periodicamente verificata, con la partecipazione delle associazioni dei consumatori, l’adeguatezza dei parametri quantitativi e qualitativi del servizio erogato fissati nel contratto di servizio alle esigenze dell’utenza cui il servizio stesso si rivolge, ferma restando la possibilità per ogni singolo cittadino di presentare osservazioni e proposte in merito; d) previsione di un sistema di monitoraggio permanente del rispetto dei parametri fissati nel contratto di servizio e di quanto stabilito nelle Carte della qualità dei servizi, svolto sotto la diretta responsabilità dell’ente locale o dell’ambito territoriale ottimale, con la partecipazione delle associazioni dei consumatori ed aperto alla ricezione di osservazioni e proposte da parte di ogni singolo cittadino che può rivolgersi, allo scopo, sia all’ente locale, sia ai gestori dei servizi, sia alle associazioni dei consumatori; e) istituzione di una sessione annuale di verifica del funzionamento dei servizi tra ente locale, gestori dei servizi ed associazioni dei consumatori nella quale si dia conto dei reclami, nonché delle proposte ed osservazioni pervenute a ciascuno dei soggetti partecipanti da parte dei cittadini; f) previsione che le attività di cui alle lettere b), c) e d) siano finanziate con un prelievo a carico dei soggetti gestori del servizio, predeterminato nel contratto di servizio per l’intera durata del contratto stesso”

Quanto richiesto dall’esponente del Pd è previsto ai sensi del comma 461 dell’art. 2 della L. 244/2007. L’approvazione di un regolamento presupporrebbe quindi maggiore controllo sopratutto in materia di appalti pubblici ed il coinvolgimento delle associazioni di consumatori. Parametri qualitativi più adeguati ma anche vigilanza in materia di contratti e scadenze, insomma principi che Brugnola ha portato avanti già quando era capogruppo del Pd e che rimangono obiettivi a raggiungere anche fuori dall’aula consiliare.