Cesare Cascarini, Francesco Benvenuti, Berbardo Savelli, Giuseppe Gallo, Vittorio Vagnozzi sono i cinque cittadini ricordati ieri nel corso di una toccante cerimonia a borgo Montenero. Cinque cittadini, inermi che la notte del 3 maggio 1944 furono fucilati dalle truppe naziste che avevano rastrellato tra la seconda e la terza macchia di piano a Borgo Hermada più di 20 uomini che furono condotti a Borgo Montenero per essere fucilati. Grazie all’intervento del parroco don Giuseppe Capitanio, le SS decisero di ridurre a 5 il numero degli uomini da fucilare. Il mattino del 4 maggio, alle 6 , i 5 (3 di Terracina, 1 di Sezze ed 1 di Gaeta) furono fucilati, senza alcun vero motivo. Una pagina nera di storia, una cerimonia dovuta in ricordo di cinque persone che hanno perso la vita per mano delle SS.
Alla presenza dell’assessore alla Cultura di San Felice Circeo Eugenio Saputo, del sindaco di Terracina Nicola Procaccini, del vice sindaco di Sabaudia Felice Pagliaroli, di numerose associazioni combattentistiche e d’arma, il parroco di Borgo Montenero Don Massimo Capitani ha celebrato la Santa Messa.
L’assessore Saputo, dopo la commemorazione, ha dato lettura della lettera del prefetto di Latina D’Acunto con la quale ha comunicato che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha iniziato la procedura per la concessione di una medaglia al “merito civile” al gonfalone del Comune di San Felice Circeo.
Al termine è stata deposta una corona di alloro al cippo che ricorda le 5 vittime della barbarie nazista.