Una sorta di picchetto dimostrativo alle porte del ‘San Giovanni di Dio’, in preparazione di una ben più grande mobilitazione cittadina. Ad organizzarlo, per la mattinata di domenica a partire dalle 10, il Comitato pro ospedale presieduto da Lucio De Santis, che dopo i ripetuti allarmi sulla sorte del nosocomio di Fondi, puntualmente seguiti da notizie che non fanno certo dormire sonni tranquilli, ultima in ordine di tempo il blocco delle sale operatorie, è deciso ad andare fino in fondo.
Una chiamata a raccolta “scevra da ogni colore politico”, sottolinea De Santis, che poi torna a chiedere la testa del direttore sanitario del Presidio Centro Sergio Parrocchia, indicato tra i principali responsabili della situazione venutasi a creare.
Seppure a livello politico, tra i primi ad aderire all’appello del Comitato, che in questi giorni ha diffuso per la città taglienti ciclostilati in serie, il circolo locale di Forza Nuova. “La situazione è drammatica, nel mese di maggio non è garantita alcuna seduta in sala operatoria: oltre 200 pazienti, alcuni affetti da cancro, in lista d’attesa per essere operati, dovranno attendere ancora. Medici ed infermieri pensionati o trasferiti non vengono sostituiti. Pretendiamo risposte subito, senza ma e senza se”. Da qui, l’annuncio della loro diretta partecipazione alla “mobilitazione ad oltranza per la difesa del diritto alla salute di migliaia di persone”.
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