Sequestro di minori a Priverno, presentato ricorso al Riesame per gli arrestati

toga legge tribunalePresentata richiesta di scarcerazione al Tribunale del Riesame per i tre egiziani arrestati lo scorso 28 aprile con l’accusa di sequestro di quattro clandestini minorenni a Priverno. Durante l’interrogatorio di garanzia i due fratelli Amed e Amidi Amed Elsayed Eldefochi e il marocchino Yossef Sars avevano dichiarato di aver ospitato i quattro minori e non certo di averli sequestrati e che il denaro chiesto allo zio di uno di loro, che aveva denunciato il sequestro alla polizia di Milano, era solo un rimborso spese per essere andati a prendere il giovane e averlo tenuto con loro dopo l’arrivo in Italia.

Questa versione dei fatti non aveva però convinto il giudice che aveva convalidato l’arresto. Per questo l’avvocato Giammarco Conca ha ora fatto ricorso al Tribunale per la Libertà di Roma per la scarcerazione dei suoi assistiti.


Uno dei due egiziani sarebbe andato fino a Barcellona Pozzo di Gotto, in Sicilia, per portare i ragazzini in treno a Priverno. Qui, in un’abitazione di via Mazzini, posta sopra al negozio di frutta e verdura dei due fratelli, da dieci anni in Italia, sarebbero rimasti fino all’arrivo degli investigatori. Un favore fatto alla famiglia di uno dei minori, secondo gli arrestati. Un vero e proprio traffico di clandestini invece per la Dda di Milano che sta indagando sull’intera vicenda. Indagine che ha portato anche ad altri arresti, in Sicilia e anche a Milano.

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