Palazzo Ex Icos, tutti gli imputati per bancarotta fraudolenta prosciolti per prescrizione

tribunale-latinaIl fallimento della società Sga aveva lasciato il palazzo Icos incompleto. Varie vicissitudini avevano poi riguardato la struttura e coinvolto il Comune di Latina, la Guardia di Finanza e pure l’Università pontina. E l’ecomostro è ancora lì a far bella mostra di sé sulla Pontina, biglietto da visita per tutti quelli che arrivano in città. Le indagini che hanno riguardato la bancarotta della società, anche quelle, sono state del tutto inutili. Tutti gli indagati sono stati infatti prosciolti per avvenuta prescrizione. Dopo dodici anni  dall’inizio del processo, infatti, non è stata emessa nemmeno la sentenza di primo grado.

Il pubblico ministero, questa mattina, presso il Tribunale di Latina, aveva chiesto 5 anni di reclusione per Salvatore D’Amico, amministratore e legale rappresentante della società, 3 anni per Antonio Murciano, presidente del cda della coop “Il Quadrilatero”, per Claudio Vari, presidente del cda della coop “Cori2”, per Carlo Piszczek, amministratore della “First Caimal srl” e per Katia Coloriti, amministratore della “Eurorappresentanze srl”, oltre che il proscioglimento per Vincenzo D’Amico, socio della “Cogeca srl”, nel frattempo deceduto.


Il collegio difensivo, tra cui gli avvocati Angelo Fiore, Michele Monaco, Mascia Bigolin e Amleto Coronella, ha contestato le aggravanti e, cadute quelle, il collegio, presieduto dal giudice Lucia Aielli, ha riscontrato l’intervenuta prescrizione.

Gli imputati avrebbero, a vario titolo, sottratto i libri e le scritture contabili della società, al fine di ostacolare la ricostruzione del patrimonio della srl, distratto i beni aziendali, e messo in atto cessione di quote e vendite fittizie del noto complesso immobiliare.

La struttura era stata acquistata dal Comune di Latina nel 2003, al prezzo di 2 milioni 500mila euro. L’idea era quella  di costruire lì il palazzo della Guardia di Finanza e di realizzare a Palazzo M una sede universitaria, ma il progetto incontrò numerosi ostacoli, tanto che l’Università si tirò indietro e la questione finì in un nulla di fatto.