“L’azzardo, una pericolosa malattia”, se ne parla a Formia con Daniele Poto

*Daniele Poto*
*Daniele Poto*

Daniele Poto, giornalista e scrittore, autore di “Azzardopoli”, in un intervento del febbraio scorso, ha accusato lo Stato di ipocrisia istituzionale e di schizofrenia sul tema del gioco d’azzardo.

“Dipendenze da droghe più o meno di Stato, verificando l’ipocrisia istituzionale, di chi, facendo adeguato e involontario uso di un termine in voga (appunto, doppiopesismo) ben diversamente regola i commerci e le accise su cui fonda le proprie economie. Uno Stato schizofrenico e con molte facce. A volte proibizionista, a volte spacciatore. Sempre pronto a mostrare un volto e un atteggiamento politico diverso per consumo e pubblicità. Sull’azzardo la demagogia è presto svelata. Nessuno si arroga la parte del proibizionista ma semmai quella di chi vorrebbe che il fenomeno fosse delimitato e non propinato con non modiche quantità.


Lo sfascio è sotto l’occhio di tutti. Il terzo paese al mondo per movimentazione d’azzardo, il primo in Europa e per la dimensione del Gap (la compulsività, una malattia), ancora il primo per la diffusione di Gratta e Vinci (45 tipi al momento in un frastagliato commercio), ancora il leader per il consumo online nel vecchio continente. Diremo anche il primo e inarrivabile per l’ìngannevolezza degli slogan, pure a portata di correzione di Authority e Garante. Mendace un tagliando che si chiama “Megamiliardario” (e chi mai ti premierà con miliardi di euro?) oppure, per il tradimento semantico nelle seduzioni del “Gioca facile”, “Gioca sicuro”, “Vinci facile”, “Gioca responsabile” in cui il sostantivo “gioco” meriterebbe di essere salvato e riscattato dal corto circuito dell’ossimoro nell’espressione “gioco d’azzardo”. Dunque è in questo versante che lo Stato fa il biscazziere, tiene il banco e vince ma più per la filiera del gioco che per sé è vero che a fronte di una raccolta di 85 miliardi (dato alla fine del 2013) ne ha salvati solo 8 dagli appetiti ingordi dei concessionari e dei gestori, per non parlare delle mafie che si garantiscono un fatturato perlomeno doppio”.

Di azzardo e di ludopatie si parlerà venerdì 23 alle ore 21 sul sagrato della chiesa di S.Erasmo a Formia nell’ incontro, organizzato dalla Parrocchia e dal Presidio di Formia dell’Associazione LIBERA, “L’azzardo, una pericolosa malattia – lo stato e le mafie: antagonisti o alleati nella fabbrica delle illusioni?” che vedrà la partecipazione di:
Daniele Poto – giornalista, autore del libro “Azzardopoli, il paese del gioco d’azzardo”
Daniele Manzo – psicologo, autore del libro “Il Gambling patologico. Aspetti psicofisiologici e di personalità”
Maria Rita Mastromanno, esperta di comuni virtuosi “Slot Free”
Massimo Rocco, presidente della Cooperativa le Terre di Don Peppe Diana-Libera Terra

Seguirà una serata di fraternità, allietata dalla musica del cantautore Dario Calderone e lead guitarist Guido Terracciano, Duo acustico, chitarra e voce, con la degustazione di prodotti della Cooperativa le Terre di Don Peppe Diana-Libera Terra