Nonostante il divieto di mettere piede a Roma, rom tornano a Termini per importunare i pendolari

stazione termini ccAprilia dà un gran daffare ai Carabinieri della Capitale. Decine di rom, che risultano essere domiciliati nei siti dismessi ad Aprilia, ogni giorno prendono il treno per andare nella Capitale a vivere di espedienti, quasi sempre illeciti. Dopo le 18 denunce a piede libero dei giorni scorsi, ieri, i Carabinieri del Nucleo Scalo Termini, durante i servizi di controllo antidegrado in Stazione, hanno denunciato altre 23 persone per inosservanza del foglio di via obbligatorio e molestie a persone. I denunciati sono tutti cittadini romeni, 5 uomini e 18 donne, tutti domiciliati ad Aprilia, di età comprese tra i 18 ed i 42 anni. Delle 23 denunce totali, in particolare 18 sono scattate per aver violato il “foglio di via obbligatorio”, una misura di prevenzione personale che prevede l’allontanamento dal territorio della Capitale, con divieto di farvi rientro per un periodo non superiore a 3 anni, emesso nei confronti di tutte le persone trovate fuori dal territorio di residenza o dimora abituale che, sulla base di elementi di fatto, vivono abitualmente con i proventi di attività illecite e comunque giudicate “pericolose per la sicurezza pubblica”. Altri 5 cittadini romeni, invece, sono stati denunciati dai Carabinieri, sorpresi sempre all’interno dello scalo ferroviario, nei pressi delle macchinette erogatrici di biglietti, a molestare i passeggeri chiedendo loro soldi con insistenza.