Terreni ‘contesi’ a Lenola, il Tar cambia tutto: accolto il ricorso dei cacciatori contro il Comune

*Il Tar di Latina*
*Il Tar di Latina*

Colpo di scena, nell’acceso braccio di ferro tra il Comune di Lenola ed i cacciatori de ‘La Coturnice’: nella ‘corsa al terreno’ c’è stato un ribaltone, coi giudici del Tar che hanno per ora messo in naftalina il nuovo corso promosso dall’amministrazione del sindaco Andrea Antogiovanni.

A febbraio, la delibera con cui si decretava lo stop al rinnovo automatico della concessione per i terreni comunali da dodici anni parte integrante dell’azienda faunistico-venatoria. Un documento propedeutico alla costituzione di una nuova azienda su 800 ettari, ma pubblica e con la relativa concessione gestita direttamente dall’ente comunale.


Presa di posizione che ad Antogiovanni e gli altri componenti della maggioranza era parsa come una cosa improcrastinabile, visti i ripetuti dissidi venutisi a creare tra opposte fazioni di cacciatori: l’intenzione dichiarata del Comune, col ‘blocco’ e la nuova azienda, era quella di porsi come garante super partes.

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*Primo round a ‘La Coturnice’*

Per il presidente de ‘La Coturnice’ Adelmo Cardi e i suoi sodali, la questione era un’altra: le diatribe sarebbero nate dopo la cacciata di alcuni bracconieri, quindi solo per aver fatto rispettare le regole, e loro sarebbero solo vittime di “una persecuzione senza fine”.

E proprio come parte integrante della persecuzione era stata presa delibera citata in apertura, impugnata dinanzi al Tar. Che ha dato ragione ai cacciatori di Cardi, congelando di fatto le intenzioni del Comune, costretto assieme ad otto residenti che vi si erano accodati a pagare anche le spese di giudizio. Esaminato il ricorso de ‘La Coturnice’, i giudici amministrativi hanno infatti ritenuto la delibera “illogica e contraddittoria”, sospendendola fino alla discussione nel merito, fissata per il prossimo 22 gennaio.

LE REAZIONI – Saputo della momentanea vittoria, il presidente dell’azienda punta il dito contro l’operato dell’amministrazione: “Purtroppo le questioni personali hanno lasciato il posto ad atteggiamenti di parte e dispettosi, che un’amministrazione seria dovrebbe invece bandire. Tali atteggiamenti, è inutile nasconderlo, ora hanno compromesso qualsiasi tipo di intesa, e non certo per colpa nostra”.

*Il Comune di Lenola*
*Il Comune di Lenola*

Quanto accaduto non poteva ovviamente lasciare indifferenti nemmeno i rappresentanti di opposizione, con i membri del Movimento Civico che parlano di “ennesima figuraccia dell’amministrazione comunale che ha speso soldi pubblici nel solito tentativo di togliersi qualche sassolino dalle scarpe”. Per poi rincarare la dose: “Anziché percorrere la strada dell’accordo bonario, l’amministrazione ha preferito ascoltare ancora una volta ‘voci esterne’ che apportano alla nostra comunità danni anche economici. Gli amministratori vorranno continuare ad andare avanti sulla base di fisime personali o finalmente vorranno rendersi conto che la politica non si fa contro qualcuno o qualcosa? Ogni tassello che tentano di aggiungere, va sempre contro la pace sociale. Non c’è mossa che fanno che non vada ad alimentare lo scontro”.

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