Gaeta, è caos per i posti di lavoro alla Ecocar. Disoccupati in protesta al Comune

"La recente conferenza stampa di presentazione del servizio differenziata"
“La recente conferenza stampa di presentazione del servizio differenziata”

L’era della raccolta differenziata al Comune di Gaeta è finalmente iniziata. L’amministrazione comunale ne ha dato l’annuncio ufficiale nei giorni scorsi, con una apposita conferenza stampa alla quale hanno partecipato il sindaco Cosmo Mitrano e l’assessore all’ambiente Alessandro Vona.

Una svolta radicale in prospettiva ambientalista, ma anche nuove opportunità di occupazione per tanti disoccupati in un momento di grave crisi. E in molti, forse troppi, attendevano una chiamata. La dimostrazione è arrivata questa mattina, giovedì, dopo la protesta di una decina di disoccupati andata in scena in piazza XIX maggio, proprio sotto la Casa comunale.


"Una recente protesta dei precari Ecocar"
“Una recente protesta dei precari Ecocar”

Un gruppo di una decina di disoccupati che rivendicano un posto di lavoro nella società che ha vinto l’appalto di sei anni per gestire il servizio di raccolta rifiuti e la raccolta differenziata. Un servizio in più per il quale servono una quindicina di nuovi dipendenti, da aggiungersi ai circa quaranta attualmente già in organico. Va precisato che in ogni modo l’azienda non ha particolari vincoli da rispettare per compiere le nuove assunzioni.

"Un mezzo della Ecocar"
“Un mezzo della Ecocar”

Eppure la protesta è stata, e promette di proseguire, in maniera piuttosto veemente. Le ragioni, a sentire i manifestanti, sarebbero da ricercarsi nel fatto che questi nuovi posti di lavoro saranno assegnati a persone che all’interno del proprio nucleo familiare vantano già un reddito, mentre molti altri vivono in situazioni di forte indigenza. Senza alcun reddito. Anche per questo motivo chiedono che l’amministrazione comunale si adoperi per intercedere con la società Ecocar al fine di ottenere che le assunzioni vengano fatte privilegiando le maggiori situazioni di indigenza.

Anche perchè allo stato attuale non si conoscono i criteri adoperati nella scelta dei quindici fortunati che otterranno il posto di lavoro, e proprio su questo aspetto in molti attendono una risposta.