Il sindaco di Priverno invita i colleghi della Provincia ad una conferenza su “l’emergenza sanitaria”

mediciHa scritto ai sindaci della Provincia di Latina e al presidente della conferenza dei sidnaci, Giovanni Di Giorgi per evidenziare la situazione di emergenza nella quale versa la Provincia e chiedere la convocazione di una conferenza dei sindaci sull’argomento.

Il sindaco di Priverno evidenzia: “La Dirigenza della ASL di Latina sta provvedendo a definire gli orari di funzionamento dei servizi sanitari presenti nel territorio provinciale in vista della stagione estiva. Nell’incontro avuto a Priverno lo scorso 4 giugno, il dottor Michele Caporossi, Direttore Generale dell’Azienda, e il dott. Alfredo Cordoni, Direttore Sanitario della ASL di Latina, avevano comunicato a me e ad alcuni rappresentanti del Consiglio comunale la decisione di rimodulare l’orario di servizio del Punto di Primo Intervento del presidio”.


E il progetto di tenere chiuso il punto di soccorso nelle ore notturne ha provocato una reazione immediata. “Abbiamo immediatamente espresso le nostre rimostranze, ritenendo la decisione ingiusta, immotivata ed eccessivamente penalizzante per l’intero comprensorio. Il giorno seguente, l’intero Consiglio Comunale di Priverno e i Sindaci di Maenza, Pontinia, Prossedi, Roccasecca dei Volsci, Roccagorga e Sonnino hanno sottoscritto un documento di protesta, inviandolo al Presidente della Regione Lazio, On. Nicola Zingaretti, al Prefetto di Latina e allo stesso Direttore Generale della ASL. Non Vi sfuggirà che l’eventuale chiusura o ridimensionamento del PPI di Priverno, che ciclicamente viene minacciata con l’approssimarsi della stagione estiva e che speriamo sia definitivamente scongiurata anche in questa occasione, così come il depotenziamento di strutture analoghe in tutta la Provincia, potrebbe avere gravi ripercussioni sull’intera rete sanitaria provinciale”.

Il rischio con la chiusura dei punti di primo soccorso costringerebbero “i cittadini soliti rivolgersi a queste strutture di prossimità finiranno con il ‘bussare alla porta’ dei presidi ospedalieri maggiori (Latina, Terracina, Fondi, ecc.), aumentando ulteriormente la mole di lavoro del personale lì presente e causando gravi disagi per tutta l’utenza. Il sistema, insomma, già carente e deficitario, rischia di collassare, mettendo a rischio il funzionamento dell’intero servizio sanitario provinciale e la salute dei cittadini. Senza considerare che questo è solo l’ultimo tassello di una continua e sistematica spoliazione dell’offerta sanitaria e riduzione dei servizi nella nostra Provincia. Non ci sfuggono, inoltre, le differenze di trattamento tra la ASL di Latina e le altre ASL diffuse sul territorio regionale. Per queste ed altre ragioni ritengo – conclude il primo cittadino di priverno – necessaria al più presto la convocazione di una Conferenza dei Sindaci ad hoc, che discuta delle problematiche connesse all’organizzazione del servizio sanitario e si faccia portatrice nei confronti dell’Azienda di una nuova proposta organizzativa, che tenga effettivamente conto delle esigenze dell’intero territorio provinciale”.