Poteva sembrare solo una situazione d’emergenza, ma quando l’area dell’ex Gil, contigua al discusso Parco De Curtis nel quartiere di Gianola a Formia, si è nei giorni scorsi nuovamente riempita di auto e camper, la competenza dell’area era già stata affittata al Comune di Formia, dai legittimi proprietari, ovvero la Regione Lazio, per circa 217 euro al mese.
La decisione della Regione Lazio è datata 27 maggio scorso, e in effetti nel testo della delibera di giunta regionale, viene accolta la richiesta del Comune di Formia, dell’1 aprile scorso, di ottenere in locazione il Parco De Curtis e l’area ex Gil per un anno e, in maniera più dettagliata, con competenza sulle particelle 314, 45, 47, 48, 49, 73 e 93. Ovvero, come detto, il Parco De Curtis e l’area ex Gil.
Eppure non è passato molto tempo da quando molti esponenti dell’attuale amministrazione, sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza compresi, condussero una vera crociata dai banchi dell’opposizione e in manifestazioni di piazza, a favore dell’area parco da sfruttare come un bene collettivo, liberarandolo da convenzioni o interessi di singoli privati in particolare per la sosta camper. Il riferimento era all’accordo tra la passata amministrazione guidata da Michele Forte e il titolare della cooperativa Seas 2000, Lino Pace.
Proteste delle quali spesso sono stati promotori comitati e associazioni oggi ancora silenti. Ma qualcuno il naso lo aveva già storto l’anno passato quando proprio l’attuale amministrazione comunale aveva prorogato la convenzione di parcheggio camper all’ex Gil con la Seas 2000, solo perché si era appena insediata e quindi si trattava di passare l’emergenza estiva. Tant’è che lo stesso sindaco annunciò un cambio di rotta per l’anno successivo, cioè questo in corso, al fine di programmare una sistemazione per il turismo camperistico più sostenibile.
Tuttavia nulla è cambiato se non il fatto che la Seas 2000 è sparita e la gestione della stessa area, e per gli stessi scopi, è nelle mani della società che gestisce le strisce blu a Formia, ovvero la Sis. E, in più, tutte le strutture che proprio questa amministrazione ha acquistato per circa 14mila euro dall’ex cooperativa che gestiva l’area, sono quasi completamente distrutte. Quale sarà il destino dell’area, insomma, ora che il Comune l’ha affittata ancora non è dato sapere.
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