Funzionario dell’Ater prosciolto dalle accuse. Il giudice: “Il fatto non sussiste”

*Il Tribunale di Latina*
*Il Tribunale di Latina*

Il funzionario dell’Ater Fausto Filigenzi è stato prosciolto perché il fatto non sussiste. A celebrare l’udienza preliminare  presso il  Tribunale di Latina, il giudice Giuseppe Cario.

Il sostituto procuratore Vincenzo De Luca, dopo la denuncia del direttore dell’Ater, Paolo Ciampi, aveva aperto un’inchiesta e si era convinto che il funzionario avrebbe svolto incarichi diversi durante l’orario di lavoro. Due gli episodi contestati. Nel primo caso era stato accusato di aver prestato giuramento in Tribunale come consulente tecnico durante l’orario di lavoro. Gli avvocati dell’imputato, Silvia Siciliano e Luigi D’Aniello, hanno dimostrato invece che l’architetto si sarebbe allontanato per motivi di servizio, come risulterebbe alla stessa documentazione del pm.


Nel secondo episodio Filigenzi, sempre secondo la ricostruzione dell’accusa, si sarebbe assentato per svolgere un secondo lavoro, durante un periodo di malattia. Anche in questo caso però è stato chiarito che la malattia, secondo una recente sentenza della Corte di Cassazione, non è incompatibile con la possibilità di esercitare un’altra attività, purché questa non comprometta la guarigione e non penalizzi il recupero delle energie.

In aula il pubblico ministero Luigia Spinelli ha chiesto il rinvio a giudizio dell’imputato, come pure l’avvocato dell’Ater Luigi Di Mambro.

Fuori dal Tribunale, Filigenzi ha ricordato che per un’altra denuncia nei suoi confronti per un caso analogo il sostituto procuratore Marco Giancristofaro aveva qualche tempo fa chiesto l’archiviazione. L’Ater si è opposta e ora il gip dovrà decidere se rinviare o meno in giudizio il 58enne.

Ieri mattina, durante l’udienza, l’architetto ha puntualizzato che i vertici dell’Ater sarebbero stati a conoscenza di tutta la vicenda e che questi episodi si sarebbero svolti in un contesto di sperperi di denaro da parte dell’Azienda territoriale, che ha denunciato alla Procura della Repubblica. “Ringrazio gli avvocati Siciliano e D’Aniello – ha aggiunto Filigenzi – che con grande professionalità hanno sapientemente rappresentato la situazione reale”.