Serie B, Latina – Cisotti saluta: “Chissà che non sia solo un arrivederci…”

Yuri Cisotti, centrocampista del Latina.
Yuri Cisotti, centrocampista del Latina.

Tornato nelle terre natie allo scadere del prestito che lo legava al Latina, Juri Cisotti è stato ospite nei giorni scorsi di ‘Terzo Tempo’, trasmissione radiofonica di Radio Studio Nord. Le sue dichiarazioni integrali raccolte da TuttoLatina.com:

Primo anno tra i professionisti: bilancio positivo?
È stato un buon anno, purtroppo è mancato l’ultimo passo ma già arrivare a queste partite è stata una grande emozione per me. Speriamo che in futuro ricapiti una situazione del genere.


Quanto credevate nella A quando siete rientrati nello spogliatoio con il Cesena?
Speravamo di riuscire a tenere il risultato. Col senno di poi ci facciamo poco, purtroppo è andata così.

C’è rammarico per non aver iniziato la stagione con Breda?
Probabilmente se fosse arrivato prima avremmo avuto 4-5 punti in più e magari ci portava direttamente in A senza i play off. È stata una buona stagione per tutti, siamo stati bravi a rialzarci dopo un avvio deficitario.

Sono salite direttamente in A le due squadre più forti?
Il Palermo ha fatto un campionato spettacolare, invece l’Empoli è una grande squadra che ha in rosa due giocatori come Tavano e Maccarone che l’hanno trascinata verso la A.

Che emozioni hai provato nel giocare contro mostri sacri?
Alla prima giornata, ad Empoli, quando ho visto Tavano mi sono un po’ emozionato. Fino a qualche anno fa li ho visti sulla PlayStation o sulle figurine.

Ti compri alla PlayStation?
Ho la PlayStation ma preferisco i giochi di basket, sono appassionato di NBA. Il calcio mi piace giocarlo, ma non nelle console.

Yuri Cisotti.
Yuri Cisotti.

Meglio Belinelli di Cisotti…
Sulla PlayStation sì.

Sei un ragazzo con i piedi per terra
Ho avuto la fortuna di avere una famiglia che mi ha seguito e mi ha dato educazione. Anche gli amici sono così, mi hanno aiutato a formare un buon carattere.

Quale sarà il tuo futuro?
Adesso sinceramente non ne ho la minima idea. Ho postato quella foto su Facebook, ma non è detto che quello a Latina possa essere anche un “arrivederci”. Staremo a vedere in questi giorni.

Futuro in prima squadra?
Ho finito l’età della Primavera, d’ora in poi sarò sempre in prima squadra. Non so se il Chievo mi riprenderà, non ho ancora notizie.

Dove vorresti giocare? Ti senti pronto per la A?
Adesso sinceramente in serie A ci sono altre squadre e partite dure. Mi sento pronto per fare un altro anno in B, se dovesse andare ancora meglio ne riparleremo la prossima stagione.

Dopo la cessione di Thereau credi ci sia la possibilità di tornare al Chievo per restarci?
Questo non lo so. C’è la possibilità magari di fare il ritiro, ma il mercato è sempre aperto e possono arrivare tanti giocatori a sostituirlo.

Come vedresti Breda a Bari?
È stato molto bravo con me, mi ha cresciuto molto e dato fiducia. Spero per lui che vada a Bari, grande piazza e buonissima società. Quest’anno poteva andare tranquillamente in A.

C’era un coro della curva per te?
Niente cori.

Sei stata una bella sorpresa anche per i tifosi
Quando mi hanno visto non si aspettavano che potessi rendere così.

In centro ti riconoscevano?
In queste ultime due settimane c’è stato casino anche sotto casa, anche nell’albergo dove abbiamo sostenuto il ritiro prima della finale.

Già prima del gol a Cesena ci eri andato molto vicino…
Purtroppo il portiere me l’ha presa, è stato davvero bravo.

Hai chiuso con 2 gol di pregevole fattura
Sono stati belli. Il gol a La Spezia è il più bello che abbia mai fatto, forse anche perchè è stato il primo e vale qualcosa di più.

Nel campionato Carnico hai giocato solo da bambino?
Quando vengo vado spesso a guardare le partite di mio fratello Ivan.

Hai portato le scarpe di Viviani a un tuo amico?
È un grande tifoso della Roma, quando ha saputo dell’arrivo di Viviani gli ho fatto questo regalo. Gliele ho fatte autografare e gliele ho portate.

Hai avuto modo di seguire il Carnico in stagione?Seguo soprattutto la squadra di mio fratello, il Cavazzo. Mi chiama e mi aggiorna.

Tuo fratello ha una storia calcistica particolare…
Ha scelto un altro tipo di vita. Per sfondare nel calcio bisogna avere tanta fortuna, purtroppo lui non ce l’ha avuta. Ha fatto questa scelta e io la rispetto.

Ci sono anche tanti sacrifici quotidiani da fare
È il quarto anno che faccio fuori casa: prima Trieste, poi Verona e ora Latina. Mi sono allontanato gradualmente.

Hai imparato a camminare presto con le tue gambe…
All’inizio è dura, stare fuori casa non è facile. A lungo andare ti accorgi che è una bella vita vivere fuori.

Città grandi per te che vieni dalla provincia
Il primo anno a Trieste ho fatto un po’ di fatica ad ambientarmi. Quando sei in compagnia diventa più facile.

A Latina faceva più caldo che a Tolmezzo…
Sicuramente, ma ora ci vuole un po’ di mare.

Hai parlato del campionato Carnico con i compagni di squadra?
I miei compagni sono molto curiosi della zona in cui sono nato, fanno spesso domande sull’ambiente e anche sul calcio.

C’è qualcuno che manifestato la volontà di chiudere la carriera qui?
Non penso che il clima che c’è quassù aggradi a molti. Si gioca d’estate e i calciatori, di norma, preferiscono andare in vacanza.

Il tuo giudizio sul Mondiale dell’Italia?
È stata una delusione uscire per la seconda volta consecutiva ai gironi. Non è sicuramente una bella cosa, mi aspettavo molto di più.