Sistema Formia, Stefano Paone: “Favori da nessuno, tanti nemici sul pastificio”

*Stefano Paone*
*Stefano Paone*

Finalmente a distanza di oltre due anni e mezzo dall’inizio della vicenda che riguarda l’ex pastificio Paone il pm Miliano ha deciso di chiudere le indagini relative.Cosa ne è uscito fuori per il pastificio? Solo una questione di diritto, cioè se per la trasformazione del vecchio stabilimento, sia necessario o meno il Piano Particolareggiato, che altro non è che un dettaglio di zona del piano regolatore generale. Ricordiamo che il progetto di ristrutturazione è stato realizzato in accordo con le previsioni del Piano Regolatore Rossi del 1980 (tuttora in vigore) che statuiscono la possibilità di realizzare la trasformazione del vecchio stabilimento in centro commerciale direzionale, uffici, banche autorimesse etc.

"L'area dell pastificio"
“L’area dell pastificio”

Ebbene come più volte chiarito sia in sede giudiziaria che attraverso i media, la giurisprudenza massima di Cassazione e Consiglio di Stato, hanno per casi simili deciso e quindi fatto legge che, “il piano particolareggiato non è necessario quando trattasi di area già urbanizzata”. Quindi tutta la questione anche in sede giudiziaria, si è trasferita sulla necessità di verifica dell’urbanizzazione dell’area. Urbanizzazione dell’area (cioè presenza di servizi come luce acqua, gas, telefoni, strade, verde) che già la Cassazione nel nostro giudizio aveva richiesto di verificare al secondo Tribunale del Riesame (ricordiamo per dovere di cronaca che il primo Tribunale del Riesame presieduto dal Giudice De Angelis aveva ritenuto l’area, come è palese agli occhi di tutti, completamente urbanizzata). Il secondo Tribunale del Riesame presieduto dal Giudice Aielli ha invece dichiarato la propria “incompetenza” a giudicare l’urbanizzazione dell’area delegando la stessa verifica ad una Ctu che nella “lunghissima” (di solito non è così) fase cautelare, non è prevista dal Codice. Quindi automaticamente “rimettendo” il sequestro! Quindi “finalmente” oggi si andrà a discutere di diritto e non di sistema di favori che non sono mai stati richiesti ad alcuno o concessi all’azienda Paone!


*Il sostituto procuratore Giuseppe Miliano, titolare dell'indagine sull'associazione a delinquere a Formia*
*Il sostituto procuratore Giuseppe Miliano, titolare dell’indagine sull’associazione a delinquere a Formia*

Ma occorre sottolineare anche che “l’imponente centro commerciale” citato dalla Procura non è in realtà neanche un centro commerciale! Infatti da normativa un centro commerciale si configura quando le superfici commerciali superano i 2.500 mq mentre nel nostro caso si tratta di soli 2mila e 396mq! Per fare qualche esempio, il “solo supermercato” presente nel centro Itaca è di 6.000mq (2,5 volte l’intero centro Paone). Tutto ciò senza contare le altre grandi superfici commerciali presenti sempre nello stesso centro commerciale ubicato fuori città di Formia. E altri esempi di “imponenti” centri commerciali sono all’interno della città, dove evidentemente non si è guardato agli standard urbanistici, totalmente rispettati dalla Paone, come da tabelle verificate dai giudici del Primo Tribunale del Riesame.

"Protesta dei lavoratori del pastificio per salvaguardare il posto di lavoro"
“Protesta dei lavoratori del pastificio per salvaguardare il posto di lavoro”

La strategia di ostacolo alla Paone continua … forse avrei dovuto porre maggiore attenzione alla lettera anonima giunta nei nostri uffici più di un anno fa che ci avvisava di quali erano i nemici della Paone e …forse avrei dovuto fare tesoro di tante indiscrezioni sentite nel tempo circa amicizie o interessi importanti degli stessi personaggi indicati nella lettera, che avrebbero influito sulla questione, da lontano, per arrivare a danneggiare un’azienda seria, una famiglia seria, cinquanta famiglie di dipendenti del pastificio e una persona seria, il dott. Stefano Paone. Oggi mi ritrovo a dover difendere un’immagine come amministratore della Paone e non come consigliere comunale (per il quale nulla è stato mai eccepito e ci mancherebbe altro visto che l’intero mandato è stato svolto nell’interesse dei cittadini, nell’onestà e nella serietà professionale dimostrata e confermabile dagli interventi, dagli atti comunali e dai dipendenti stessi) che si tenta di rovinare, associando la nostra questione ad altre che nulla hanno a che fare con la nostra né con noi.

Ora purtroppo (per i tempi lunghi necessari), ma finalmente, si arriverà in giudizio e sono sicuro che la verità verrà fuori e che tutto non andrà come 2.000 anni fa quando Gesù fu crocifisso e Barabba liberato! Ho sicuramente esagerato nel paragone e chiedo scusa a tutti per questo ma occorreva chiarire lo stato d’animo di chi si sente vittima di ingiustizie.