Caso Berardi, nuova interrogazione parlamentare

*Roberto Berardi*
*Roberto Berardi*

Ennesima interrogazione parlamentare sul caso di Roberto Berardi, l’imprenditore di Latina da oltre un anno prigioniero in Guinea Equatoriale e alle prese con gravi problemi di salute. A insistere per un intervento risolutivo del Governo è stato il senatore Luigi Manconi, del Pd, con un’interrogazione al ministro degli esteri Federica Mogherini.

“Dal 14 dicembre 2013 – ha sottolineato il parlamentare – Berardi è in isolamento: da allora non esce mai dalla cella, non parla né con gli agenti né con gli altri detenuti, comunica con l’esterno, quando possibile, solo grazie all’utilizzo clandestino di un telefono cellulare. In questi mesi Berardi è dimagrito di circa 15 chili, ha contratto più volte la malaria e ha subito numerosi abusi. Si sono succeduti numerosi appelli da parte della ex moglie, Rossella Palumbo, dei figli e di altri familiari, diversi tentativi di dialogo con le autorità della Guinea equatoriale, oltre al lavoro svolto dal Ministero degli affari esteri a livello centrale e attraverso l’ambasciata italiana in Camerun”.


E ancora: “Il 1 aprile 2014, a margine del vertice dei capi di Stato Ue-Africa tenutosi a Bruxelles, il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani ha incontrato il presidente della Guinea equatoriale Teodoro Obiang Nguema Mbasogo, il quale ha annunciato l’imminente concessione della grazia a Roberto Berardi e la sua liberazione dopo la definizione di alcuni dettagli tra i Governi italiano e della Guinea. Il 27 aprile, il presidente Obiang era presente alla canonizzazione di Giovanni Paolo II e di Giovanni XXIII a Roma e in quell’occasione l’ex moglie di Berardi ha lanciato un appello a papa Francesco e alle autorità italiane. Il 5 giugno, giorno del compleanno del presidente della Guinea equatoriale, è stata inviata dall’interrogante una lettera a Obiang affinché venisse in quel giorno adottato il provvedimento di clemenza nei confronti di Berardi, come avviene da tradizione in quel Paese in occasione della ricorrenza. Il 20 giugno, accompagnato dall’ex moglie di Berardi, l’interrogante è riuscito ad incontrare l’ambasciatore della Guinea equatoriale a Roma Obono ‘Ndong, la quale ha confermato la disponibilità del presidente a concedere la grazia. Il 27 giugno, da una telefonata con Berardi, l’ex moglie ha appreso che, nell’ultima settimana, nei giorni successivi quindi all’incontro con l’ambasciatrice della Guinea equatoriale, le condizioni di detenzione di Roberto Berardi si sono inasprite, gli è stata diminuita la quantità dell’unico pasto della giornata e non gli è stato permesso di ricevere cibo dall’esterno, cibo che Berardi riusciva a comprare grazie ai soldi che sua madre riusciva a inviargli e che è necessario alla sua sopravvivenza. Il 30 giugno Berardi è stato ricoverato all’ospedale “La Paz” di Bata, dove gli sono stati diagnosticati un enfisema polmonare e una polmonite. Il giorno stesso è stato riportato in carcere. Il 4 luglio agenti della polizia della Guinea equatoriale, entrati nella cella di Berardi, hanno sequestrato tutte le medicine in suo possesso. Solo successivamente il detenuto è stato trasferito all’interno di una clinica privata”.

*Roberto Berardi*
*Roberto Berardi*

Il senatore Manconi ha chiesto al ministro se sia a conoscenza del provvedimento che ha posto Berardi, ormai da oltre 7 mesi, in stato di isolamento assoluto, quali siano le motivazioni della misura e quando essa sia destinata a concludersi e se sia possibile essere messi a conoscenza del documento che dispone quel provvedimento. Alla titolare della Farnesina l’esponente del Pd ha poi chiesto di puntare a un colloquio in via totalmente riservata tra il console italiano e il detenuto, che medici appartenenti a un’organizzazione umanitaria o, comunque, estranei alle strutture sanitarie pubbliche della Guinea equatoriale e di altra nazionalità visitino il connazionale e cosa intenda fare per trovare “immediatamente soluzione alla situazione di Roberto Berardi e alle terribili sofferenze cui è sottoposto da oltre un anno e mezzo”.