Ponza, Enros si ripende il pontile. Per il Tar la revoca “non è escluso” sia stata ritorsione per la battaglia sulla Sep

*Il pontile Enros da un'altra prospettiva*
*Il pontile Enros da un’altra prospettiva*

Il Comune di Ponza ha messo in atto una ritorsione nei confronti della Nautica Enros srl, per la battaglia portata avanti da Enzo Mazzella contro la centrale elettrica, e soprattutto per tale ragione il provvedimento con cui era stata tolta alla società la concessione demaniale per il pontile dove far ormeggiare imbarcazioni è stato annullato.

Parole pesanti quelle utilizzate dai giudici del Tar di Latina che, entrando nel merito della vicenda, si sono pronunciati su un caso che va oltre la contestazione di abusi a chi gestisce uno degli approdi stagionali sull’isola. La Nautica Enros, come altri concessionari, negli anni si è vista contestare dagli organi di vigilanza violazioni rispetto alla concessione, ovvero l’occupazione di uno spazio, a terra e in mare, maggiore di quello autorizzato. E come altri pontilisti Mazzella, nel giugno 2009, si è visto sequestrare il pontile, riuscendo a  riprendere l’attività soltanto l’anno successivo, dopo aver adeguato la struttura a una serie di prescrizioni a lui fatte dall’autorità. Lo scorso anno, però, la Capitaneria denunciò nuovi abusi e sequestrò nuovamente il pontile. La  Nautica Enros eliminò gli elementi contestati e si vide nuovamente togliere i sigilli, per poi, proprio per quegli abusi, vedersi revocare dal Comune, il 26 novembre scorso, la concessione demaniale.


*Il pontile Enros*
*Il pontile Enros*

Nel ricorso presentato al Tar, tramite gli avvocati Stefano Gregorio, Maria Luisa Bellini e Stefania Petrenga, la società ha sostenuto che tale provvedimento è stato il frutto di un atteggiamento ostile del Comune verso Mazzella, per la battaglia di quest’ultimo volta a ottenere lo spostamento della centrale elettrica gestita dalla Sep, da cui era fuoriuscito gasolio invadendo anche la sua proprietà e da tempo sotto accusa per le emissioni di fumi nell’aria e i rumori. Una battaglia culminata nel 2013 con il sequestro della centrale, in un’inchiesta in cui sono stati indagati anche il sindaco e il vicesindaco.

Una tesi avallata dal Tar. I giudici, annullando la decadenza della concessione e salvando così il pontile della Nautica Enros, hanno infatti specificato che “il complesso delle circostanze in cui è maturato il provvedimento di decadenza lascia intendere che ad esso non sia estraneo un intento di ritorsione nei confronti del ricorrente per le iniziative da lui assunte in relazione alla centrale elettrica”.

Convincimento sostenuto dal fatto che alcuni abusi a lungo sarebbero stati tollerati e poi, acuendosi lo scontro con la Sep, non più. Ritenuta infine valida anche la denuncia di disparità di trattamento, visto che un altro pontilista, eliminati gli abusi, anziché perdere la concessione, ha ottenuto dal Comune l’archiviazione del procedimento aperto a suo carico. Pontile salvo dunque e Comune bacchettato.

 Sentenza TAR

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