Il lungomare del “Sistema Formia”, amici e nemici a Vindicio

Il “Sistema Formia” non pensa solo ai favori agli amici, anche ai bastoni tra le ruote dei nemici. Una medaglia dalla duplice effige. Non si tratta cioè di essere esclusivamente amici del “Sistema”, ma è importante prima di tutto non essere nemici. E le attività commerciali serali e per la somministrazione del lungomare di Vindicio lo sanno bene, riuscendo in pochi metri a mostrare emblematicamente come funziona questa logica.

*Il chiosco WelcHome a Vindicio*
*Il chiosco WelcHome a Vindicio*

A partire da ciò che riferisce Totò Calvano all’ex assessore Raffaele Ranucci, dopo avergli fatto presente che l’oramai ex capo di gabinetto dell’attuale sindaco Bartolomeo, Giovanni Acampora, si è sentito male nella stanza dell’allora sindaco Michele Forte.


Ranucci: “ah e così gli danno la licenza sta tranquillo”
Calvano: “ennò è perché gli hanno comunicato che non gliel’hanno data, che si è sentito male”

*Lo Smeraldo*
*Lo Smeraldo*

Ranucci: “e mò la danno a tutti quanti, mo dice che hanno trovato il sistema per aggiustare quel Ciotoli (Lo Smeraldo) adesso dice: no forse abbiamo trovato la soluzione perché adesso non possono far chiudere Acampora (WelcHome), non possono fare chiudere Purificato (Bella Blu)”
Calvano: “Ho capito”

*Bella Blu*
*Bella Blu*

Ranucci: “non possono far chiudere il chioschetto, adesso devono far chiudere, cioè adesso va bene Ciotoli … essì perché il chioschetto non tiene neanche il posto per andare a piscià! Acampora dimmi tu se uno tiene l’agenzia immobiliare se vende i panini! Si vede che non si è mai visto da che mondo è mondo! Solo a Formia si vedono ste cose, e Purificato del pesce ci sta addirittura su una vasca di stabulazione … quindi siccome a Formia comanda Chinappi, il genero e questi qua è logico, se non toccavano a quello non sarebbe successo niente, hanno toccato il “Ciccione” bisogna per forza trovare la soluzione”.

LO SMERALDO

"Lo Smeraldo"
“Lo Smeraldo”

La parte del “nemico”, stando ai fascicoli relativi ad ognuna delle attività citate, la fa “Lo Smeraldo”. Secondo la Procura infatti ci sarebbe l’interessamento e la pressione del consigliere comunale Antonio Di Rocco affinchè vengano effettuati controlli più stringenti nei confronti proprio del locale Lo Smeraldo, a beneficio, verosimilmente secondo la Procura, di quello che lo stesso Di Rocco definisce degli “amici nostri”, e cioè il chiosco all’interno della pineta, durante una conversazione col dirigente Roberto Guratti.

"Antonio Di Rocco"
“Antonio Di Rocco”

Di Rocco: “il chiosco degli amici nostri”
Guratti: “si si so tutto”
Di Rocco: “l’hanno fatto a Fondi, 120mila euro stanno pagando metà del mutuo entro un anno … quindi voglio dire …”
Guratti: “gliel’ho pure detto, voi qua lo avete fatto legittimo anche se avete fatto dei ricorsi ecc ecc”
Di Rocco: “quindi tradotto Roberto: questo più tempo sta chiuso”
Guratti: “eh?”
Di Rocco: “più tempo sta chiuso e meglio è”
Guratti: “a me quello cheeeee”
Di Rocco: “detto tra me e te con tante pratiche che teniamo non è che ci mettiamo aaaa…”
Guratti: “no no se tu l’agibilità gliela dinieghi entra … cioè noi dobbiamo esaminare tutta la questione”
Di Rocco: “esatto”

Questo interesse oltre a Di Rocco ce lo avrebbero, secondo quanto riferisce Benedetto Assaiante, anche Michele Forte ed Aldo Forte che intervengono mentre lui stesso starebbe per aiutare Lo Smeraldo.

*Aldo Forte*
*Aldo Forte*

Assaiante: “ … e ci saremmo trovati di fatti (loschi affari), è successo quel qualcosa tra il sabato e la domenica, tra il sindaco, Antonio Di Rocco …… Aldo Forte, no? E si è bloccata la situazione! E io non posso fare più niente! E io non posso fare più niente! Anche perché questa cosa mò si sta (diffondendo/riferendo), a non finire, ….. è diventato un tormentone sto fatto …… tutta l’estate sto tormentone! …….. mi stanno a aspettà in mezzo alla strada …….. mi ha fatto litigare con Acampora, mi ha fatto litigare con Gianni Purificato, mi ha fatto litigare con tutto il mondo …..”.

Di fatti la chiusura alla quale si riferisce Di Rocco è quella disposta dalla dirigente Tiziana Livornese che comunica alla comandante Picano come la chiusura de Lo Smeraldo sia stata fatta “immediata” e fino a che non si adegua entro un periodo di tempo di 30 giorni. Un’immediatezza che la procura trova anomala non solo per la reazione della stessa Picano che “sbalordita” afferma “già hai fatto la chiusura?”, ma perché nel caso del supermercato Todis, finito nell’indagine, privo di autorizzazioni all’apertura, non vi fu sospensione immediata.

*Il comandante Rosanna Picano*
*Il comandante Rosanna Picano*

E di fatti la proprietari del locale Lo Smeraldo, signora Ciotoli, a colloquio con la comandante Picano, fa presente come “la Livornese ha detto che lei non ha dato ordine a nessuno di fare chiudere scusate, la Livornese ci sono stata da poco sopra, eh? ….”, e la comandante replica: “signò voi l’avete letta la carta? Io l’ho letta, ecco benissimo voi non avete nessuna ragione, 30 giorni di tempo”.

*Giovanni Acampora*
*Giovanni Acampora*

Ma la Ciotoli insiste che lei “l’agibilità ce l’ha” e che “ampliamenti non ci sono stati”. Riconoscendo poi la responsabilità di quanto avviene a Giovanni Acampora: “evidentemente Acampora è più bravo di me” ma un uomo presente alla discussione precisa: “non c’è un atto di Acampora signora”.

Picano: “quando c’è un atto di Acampora faremo quello di Acampora”

Ciotoli: “quello sta nel mezzo, tutto quanto, mangia, beve, panini e cose, io chiudo e ho 48 anni di attività e lui continua a fare somministrazione di alimenti e bevande davanti agli occhi miei”.

In una successiva conversazione è la stessa Ciotoli a dire alla Picano, facendo riferimento al chiosco Peter Pan nella pineta, “mi dispiace dottoressa ma non gli è andata giù che hanno perso al Consiglio di Stato perché volevano far fare un bar in una pineta di 120 metri quadrati! Hanno perso!.

*Piazzatta delle Erbe sede della Polizia Municipale*
*Piazzatta delle Erbe sede della Polizia Municipale*

Emblematico poi quanto affermato dalla comandante Rosanna Picano e dal vice Luigi Scarpellino. Quest’ultimo: “e non va bene, io non ho niente ne contro uno, ho detto: però sono convinto che contro la Ciotoli è stata fatta una cattiveria”. La Picano risponde: “io ieri gliel’ho detto, le ho detto: Tizià tu sei partita in quarta contro Ciotoli non lo so perché e non lo voglio sapere, le ho detto, però tu sei partita in quarta, però io ti voglio pre ….. avvisare, pure a Vienna, ti voglio preavvisare che mai, mai, nessun dirigente ha fatto un’ordinanza che non si può! Perché non andava fatta in quel modo, tu a quello, quello se ce lo eccepisce quella cosa, quello se siamo costretti a denunciarlo e quello dice che la dirigente non gli ha dato manco i tempi per fare la 241, che è per legge, quella perché è venuta senza avvocato no? Ma perché poi da amministrativa la gente non lo sa! Quella la mettevono (con due minuti) dentro una scatola e se mettevano a verbale questa cosa a noi il 650 è come se fosse già caduto”.

Successivamente a Lo Smeraldo viene permesso di aprire solo una parte, quella coperta, al di fuori della quale vengono messi dei tavolini che Benedetto Assaiante si prodiga per far rimuovere: “sì però io oggi gli faccio un altro verbale! Hai capito? Sennò chiamo io i vigili e ce li mando, io oggi gli faccio fare un altro verbale”. In riferimento a tale vicenda sono stati accusati Antonio Di Rocco, Roberto Guratti e Tiziana Livornese per i reati di concorso finalizzato alla corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e corruzione di persona incaricata di pubblico servizio. Mentre Benedetto Assaiante e Rosanna Picano per concorso in omissione d’atti di ufficio.

 

PETER PAN – Chiosco pineta Vindicio, Bar Eolo

*Pineta di Vindicio*
*Pineta di Vindicio*

Definita importantissima ai fini dell’indagine relativamente al fascicolo sulla società Peter Pan che gestisce il chiosco all’interno della pineta di Vindicio a Formia, è una conversazione ambientale tra i dirigenti Rosanna Picano e Roberto Guratti alla quale partecipa anche il vigile Carmine Farinella. Tutto verte sull’autorizzazione a installare un nuovo gazebo per l’attività all’interno della pineta avente una superficie di 120 metri quadri e in seguito alla quale lo Smeraldo si oppone alla delibera comunale davanti al Tar, il quale rigetta il ricorso. Ma Lo Smeraldo non demorde e ottiene la sospensiva della delibera autorizzativa del Comune per la nuova struttura, dal Consiglio di Stato. Eppure viene rilasciato parere favorevole all’occupazione di suolo pubblico.

"Eolo Bar"
“Eolo Bar”

Picano: “hanno montato questa struttura, poi lui è venuto diciamo da noi e ci ha fatto vedere un’occupazione di suolo pubblico che era stato rilasciato da te e Mimmo Cannavale ecc. per 120 metri quadrati. Quindi noi ad oggi abbiamo detto che se lui quella struttura diciamo fosse chiusa, siccome non occupava i 120 metri quadrati, così come voi avete autorizzato, cioè, non era addetto alla vendita ma era solo come occupazione quindi per il momento la situazione poteva restare. Senonchè siccome poi la Livornese ha fatto fare una verifica al chiosco ex Smeraldo, e li abbiamo riscontrato, lui ha fatto un altro verbale, abbiamo riscontrato che manca l’agibilità, cioè l’agibilità non è stata rilasciata, quindi lui ha fatto il verbale e trasmesso a Tiziana. Tiziana venerdì gli ha notificato un’ordinanza di sospensione dell’attività, quindi siccome la signora Ciotoli adesso sta già qui e ha detto di andare a verificare il chioschetto che non sta a posto ecc. , e ci ha parlato di una sentenza del Consiglio di Stato che ha dato torto al chiosco Peter Pan”

*Il Consiglio di Stato*
*Il Consiglio di Stato*

Carmine: “per l’ampliamento”
Picano: “per l’ampliamento”
Guratti: “e chi gliel’ha data?”
Picano: “eh però allora quell’autorizzazione da 120 metri è ancora in atto o tu in base a quella sentenza …”
Guratti: “li c’è … li c’è”
Picano: “scusami Roberto … ti voglio spiegare io come la vedo. Io la sentenza non l’ho letta, però, se l’ampliamento è stato praticamente revocato io credo che se ci potessi revocare quella cosa, per stare a posto, per te lo dico Roberto … “

*Roberto Guratti*
*Roberto Guratti*

Sono poi gli stessi protagonisti che in un’altra conversazione chiariscono come sia Lo Smeraldo che il chioschetto Eolo Bar che il ristornate Bella Blu sono tre problemi. Uno per l’assenza di agibilità, l’altro per un’autorizzazione di occupazione di demanio illegittima e, infine, il Bella Blu che, afferma Guratti: “se ha fatto opere abusive sono cazzi suoi”. E la Picano poche battute prima aveva introdotto la questione affermando: “Robè mo si accende una miccia non indifferente”.

Altrettanto chiaro anche il fratello della comandante Picano, Erasmo Picano che proprio al telefono con quest’ultima afferma:

"Erasmo Picano"
“Erasmo Picano”

Erasmo Picano: “fatto stà che là è dai giovani leoni del chiosco che parte tutto, per favorire a quelli, questa è la verità sempre per favorire quegli scemi giù alla pineta, devono eliminare tutti quanti glia altri, hanno cominciato con Filippo che si doveva spostare, quello se ne doveva andare; Lo Smeraldo doveva chiudere; mo si è capito tutto il progetto che c’avevano sta gente, si sono impadroniti della pineta, altro che lui non c’entra niente, non c’entra niente lui ma il partito suo c’entra eccome
Rosanna Picano: “infatti … infatti”
Erasmo Picano: “hanno coinvolto pure gli altri, le cose che vanno facendo, gentaglia”.

Sono stati denunciati Antonio Di Rocco, Francesco Di Nucci, Roberto Guratti, Enrico Purificato, Tiziana Livornese e Rosanna Picano per omissione di atti d’ufficio e falsità materiale in concorso. Peraltro il titolare della società Peter Pan viene querelato anche da alcuni cittadini residenti nei pressi della pineta per il mancato rispetto delle disposizioni di legge in materia di produzione musicale.

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