Sonnino: gestione impianti sportivi, i dubbi di Ambrifi

claudio ambrifi
Claudio Ambrifi

L’Udc di Sonnino lamenta la mancanza di trasparenza nella gestione dell’impianto sportivo comunale di Sonnino Scalo. Ad avanzare dubbi è Claudio Ambrifi, commissario comunale del partito, che ricorda come l’articolo 90 c. 25 della Legge 27 Dicembre 2002 n. 289 (legge finanziaria 2003) disciplini le modalità di affidamento del servizio di gestione degli impianti sportivi di proprietà degli enti locali territoriali non gestiti direttamente dagli stessi.

“Lo stesso al c. 24 – spiega Ambrifi – dichiara di concedere la massima fruibilità degli impianti sportivi ai cittadini, ad associazioni e società sportive, a federazioni ed enti di promozioni sportiva e a scuole, per la pratica di attività sportive, ricreative e sociali, dirette a soddisfare gli interessi generali della collettività”.


“Pertanto – spiega ancora l’esponente locale dell’Udc – teniamo a precisare che noi Udc siamo stati i promotori di tale struttura riversando un finanziamento statale di 150.000 euro per la realizzazione, ed è doveroso e comprensibile un nostro interessamento a riguardo. L’impianto affidato nel 2009, privo di procedura ad “evidenza pubblica“ e solo dal 2011 a seguito di un bando ad evidenza pubblica, è stato affidato in concessione, a nostro avviso di “dubbia trasparenza”.

Infatti da anni non è chiaro se il canone e parte dei proventi di gestione vengano versati regolarmente a favore delle casse erariali del Comune, se è stato costituito un fondo apposito per far fronte all’indomani alla manutenzione straordinaria e/o migliorie dell’impianto stesso, oltre a ciò il pagamento delle relative utenze e tasse in genere, quali luce, gas, acqua, ta.ri. derivanti dall’uso dell’impianto, se è in dotazione il registro di contabilità e se siano rilasciate le ricevute fiscale all’utenza che usufruisce dell’impianto.

Altresì non è chiaro se l’impianto stesso, compreso gli arredi e le attrezzature, periodicamente siano interessate da manutenzione ordinaria di cui necessitano, se viene effettuata la disinfestazione, o ancora una volta a pagare sono i cittadini.

Inoltre, gli utenti che usufruiscono della struttura svolgendo attività sportiva, in caso di infortunio sono coperti da una polizza assicurativa per danni riconducibili alle attività svolte all’interno dell’impianto stesso? E ancora la struttura è dotata dei relativi nulla osta rilasciati dagli organi preposti alla vigilanza della pratica sportiva?

Per noi è importante la prevenzione, affinché bambini, giovani e adulti che usufruiscono dell’impianto sportivo siano tutelati da qualsiasi incolumità fisica. Pertanto, chiediamo se la struttura è coperta da polizza assicurativa e che si attuino le misure necessarie affinchè il bene – comunale- possa essere fruito dai cittadini senza ulteriori oneri economici”.