Fondi, pallettoni e coltellate per la donna contesa: un arresto e due denunce

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*Il fucile e il coltello sequestrato*

Un giovane arrestato, due persone denunciate. E, di contorno, un fucile, un paio di coltelli e tante botte. Scene quasi da film, domenica, nella frazione di San Magno di Fondi, dove per poco non c’è scappato il morto.

Erano le 13,30 circa, quando il 63enne B.P. ed il figlio A.P., 30enne, si sono portati in auto fuori un’abitazione di via Ponte Gagliardo, dove risiede il 25enne Giuseppe Guglietta. Una sorta di spedizione punitiva, secondo le prime ricostruzioni della polizia, che ha faticato non poco per rielaborare le concitate fasi della violenta gazzarra: sullo sfondo, in particolare, spiacevoli dissidi familiari e una questione di gelosia per una donna ‘contesa’, l’ex moglie di B.P., 59enne attualmente legata sentimentalmente a Guglietta; cose che già nei mesi scorsi avrebbero portato ad alterchi e denunce tra le parti.


LA RICOSTRUZIONE DELLA POLIZIA – Alla vista dei due ‘ospiti’ che tentavano di entrare – riuscendovi previo abbattimento di una recinzione con la macchina – forse per paura il 25enne ha perso la testa: ha imbracciato una doppietta con matricola abrasa, ed affacciandosi dalla finestra ha fatto fuoco ad altezza d’uomo verso B.P., che si è salvato riparandosi all’ultimo dietro lo sportello della sua Renault Clio, colpita in pieno dalla larga rosata.

Nel mentre, il figlio, avvicinatosi al perimetro della casa e quindi allo sparatore, per salvare il congiunto è riuscito ad arpionare con le mani la canna del fucile, che dopo un tira e molla si è rotto in due.

*Intervento in forze della polizia, fino a poco prima in servizio allo stadio*
*Ora di pranzo da far west, a San Magno *

Presa la parte in ferro dell’arma, il 30enne si è quindi avventato su Guglietta, colpendolo al capo col corpo contundente. Ad un certo punto, con il padre ed il figlio entrati in casa, Guglietta ha afferrato un coltello da cucina, pare arrivando addirittura a prendere per qualche momento in ostaggio, con la lama puntata alla gola, il più grande degli intervenuti, che aveva provato a più riprese a raggiungere con i fendenti.

Scattato l’allarme, oltre ai sanitari del 118, in via Ponte Gagliardo si sono portati in forze gli agenti del vicequestore Massimo Mazio, il cui intervento ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente, fermando i protagonisti del far west rimasti – l’ex marito della donna ‘contesa’ era stato appena trasportato dal figlio, in seguito ritornato sul posto, al ‘San Giovanni di Dio’ – e repertando armi e quant’altro, facendosi largo tra mobilio in frantumi e schizzi di sangue in lungo e in largo.

LE CONSEGUENZE – Nel tardo pomeriggio, a margine di un confronto con la Procura, il sostituto Marco Giancristofaro ha disposto la traduzione presso il carcere di Latina di Guglietta, che una volta passato in ospedale per alcuni accertamenti è stato arrestato per rissa e lesioni aggravate, oltre che per porto e detenzione illegale di arma da fuoco, risultata irregolare. A pesare sulla sua posizione, in particolare, la potenzialmente letale scarica di pallettoni indirizza al ‘rivale’: un solo colpo, stando ai primi riscontri; due, secondo alcune testimonianze.

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*Passato l’iniziale allarme, prognosi di pochi giorni per i feriti*

Comunque sia, scampati i pallettoni, il 63enne – che nella colluttazione ha riportato un trauma cranico non commotivo e ferite varie guaribili in dieci giorni – e il figlio sono invece stati denunciati a piede libero per violazione di domicilio, rissa aggravata e danneggiamento.

Nei momenti delle vicendevoli aggressioni tra i vari contendenti, tra l’altro, la signora all’origine della bagarre era proprio nella casa teatro dei fatti: suo malgrado trovatasi fra i due fuochi, tra un colpo e uno spintone è finita pure lei al pronto soccorso, con una prognosi di quindici giorni.