Tassa sui rifiuti in aumento a San Felice Circeo, Schiboni calcola 530mila euro in più per il costo del servizio

Il Comune di San Felice Circeo
*Giuseppe Schiboni*
*Giuseppe Schiboni*

Tariffe della nettezza urbana in aumento, lo scarica barile non funziona. E’ questa in sostanza la posizione del consigliere di opposizione Giuseppe Schiboni che fa il punto della situazione su quanto accade a San Felice Circeo. L’esponente di opposizione inizia smontando la “teoria” in base a cui “la responsabilità – commenta – dell’aumento delle tariffe per la nettezza urbana – ricadrebbe sugli – abitanti dei comuni limitrofi che, secondo l’attuale maggioranza, partirebbero da Sabaudia e Terracina per venire a buttare nei nostri cassonetti la spazzatura, certo l’eccezione può sempre accadere ma, vi assicuro è solo la pagliuzza che vi si mette davanti agli occhi per non farvi vedere la trave”.

Insomma non è da escludersi che qualcuno per evitare di fare la raccolta differenziata porta a porta scarichi abusivamente anche a San Felice, ma può questa attività essere determinante per l’aumento delle tasse? “Niente di più falso –continua Schiboni – e anche poco onorevole per un’amministrazione che, invece di prendersi la responsabilità delle scelte effettuate, pensa a buttare fango su altri. Infatti, se ciò che è stato affermato dall’amministrazione Petrucci fosse vero, come mai la raccolta della nettezza urbana a partire da metà 2012 e per tutto il 2013 ha subito addirittura una diminuzione? La stessa è passata infatti da una media per gli anni dal 2009 al 2011 di quasi dodici milioni di Kg di rifiuti smaltiti (precisamente 11.851.853 di kg) a poco più di dieci milioni del 2013 (precisamente 10.367.715 kg). E allora ci si chiede, come mai le tariffe invece a carico dei cittadini sono aumentate?”.


Interrogativi per cui lo stesso Schiboni ha una risposta con tanto di dati. “In realtà – afferma – quell’aumento delle tariffe a carico dei cittadini è dovuto a due fattori principali : il conferimento dei rifiuti indifferenziati presso l’impianto di pre-trattamento di Aprilia che ha determinato un aggravio dei costi di smaltimento per il Comune passando da poco più di un milione di euro del 2013 (1.044.020,98 euro ) a 1.271.990,00 euro di costi preventivati per il 2014 comportando un aumento dei costi di circa 230.000,00 euro – e poi ancora – la scelta scellerata di questa amministrazione di affidare a imprese esterne all’Ente la raccolta dei rifiuti, smantellando completamente il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti del Comune (servizio che tra l’altro era il fiore all’occhiello del nostro Comune) il che ha comportato un costo della prestazione superiore nettamente a quello sostenuto attraverso il personale interno dell’Ente di quasi 300.000 euro . Quindi a fronte di minore nettezza urbana raccolta (e non maggiore come asserito dagli amministratori) il comune paga, oltre 530.000 in più per il servizio e, visto che quanto pagato dal comune deve essere recuperato interamente attraverso le bollette della nettezza urbana ecco che ci troviamo recapitate le bollette della Tari con gli aumenti”.

Un’analisi, quella di Schiboni che dagli uffici comunali arriva direttamente nelle tasche dei cittadini.