Filma la fila all’Ufficio Postale: intervengono i carabinieri

Come ogni primo giorno di pagamento delle pensioni, anche ieri ci sono state tensioni all’ufficio postale di largo Marconi, causato dalla ressa di persone che si sono portate nella filiale apriliana. Un caos che ha generato spintoni e parole grosse.

Alle 10 c’erano 90 persone in coda. L’ufficio postale, per cercare di diluire la fila ha proceduto al blocco periodico dell’erogazione dei numeri, cosa che ha fatto imbestialire gli utenti in attesa di essere serviti.


I Carabinieri di Aprilia sono intervenuti su invito della direttrice dell’ufficio postale, in quanto un cliente in attesa stava filmando il caos. Filmare col cellulare viola la privacy degli altri utenti e di chi lavora all’interno dell’ufficio postale: la signora, evidentemente infastidita dalla fila, ha pensato bene di immortalare tutto con lo smartphone. I Carabinieri intervenuti hanno fatto cancellare il filmato, ma non si è proceduto con la denuncia.

Una storia che si ripete, dicevamo. Già in altre occasioni i Militari del reparto Territoriale di Aprilia erano stati costretti a intervenire per riportare la calma all’ufficio postale. La situazione è resa ancora più complicata dal fatto che l’ufficio postale di via Lussemburgo in zona Toscanini ha riaperto solo qualche giorno fa, il 29 ottobre, dopo tre mesi di lavori di ristrutturazione. Non tutti forse si sono informati di questo. Ad Aprilia c’è un altro ufficio postale decentrato a via Goito, ma ha solo tre sportelli e difficilmente riesce a sopperire alla mole di lavoro. Mettiamoci anche che gli anziani sono abituati ad andare la mattina presto in Posta, cercando di evitare code, ma puntualmente non si riesce ad uscire prima dell’ora di pranzo. Perché succede? Basterebbe andare il pomeriggio (l’ufficio postale di Aprilia centro è aperto fino alle 19) per evitare le lunghe code. Lo dicono le statistiche: non che non ci sia nessuno, ma indubbiamente l’attesa è minore. Meglio ancora se, invece di andare il primo giorno utile del mese, si attende il giorno successivo. Basterebbe un po’ più di pazienza: su questo Poste Italiane avvierà una campagna di comunicazione sulla scorta di quanto già fatto ai centri anziani del Comune di Cori.