Minturno, decreto ingiuntivo al Comune: il Cns chiede il pagamento di 600mila euro

Il Comune di Minturno

Avviato un nuovo contenzioso nel settore rifiuti. L’amministrazione  comunale ha dato incarico all’avvocato Giancarlo Bendinelli di Aquino per opporsi al decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Cassino nei confronti del Comune di Minturno. Il Consorzio Nazionale Servizi di Bologna, del quale faceva parte l’Asa, la ditta che ha preceduto la Ecocar nella gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani per il Comune di Minturno, ha infatti presentato ricorso in quanto creditrice di quasi 600mila euro.

Per l’esattezza si tratta di 579.084,65 euro oltre interessi, nonché delle somme di 870 euro per spese, 4.185 euro per compensi professionali, oltre Iva e Cpa. Somme relative a ben 19 fatture emesse e insolute, relative al servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani e assimilati prodotti nel Comune di Minturno, per la durata di sei mesi, decorrenti dal 24 luglio 2013.


L’Asa, per il tramite del Cns, chiede il pagamento di diversi servizi extra e di due mensilità non erogate dal Comune di Minturno. La ditta consegnò lo scorso anno anche un nutrito dossier sulle inadempienze dell’Ente, nel quale fa una cronologia scrupolosa di tutti i passaggi.

Prima dell’Asa, anche la Ego Eco ha citato in giudizio il Comune chiedendo un risarcimento danni di ben sette milioni di euro a causa della rescissione anticipata del contratto d’appalto che sarebbe terminato l’anno prossimo.