Gaeta, Mazzamariello l’incompiuto. Infiltrazioni in casa e buio in strada

Altro che riqualificazione. Quella che doveva essere un vanto dell’amministrazione comunale rischia di diventare, se non lo è già, un vero flop. La riqualificazione dell’edificio popolare di Mazzamariello alle porte di Gaeta, attesa da oltre mezzo secolo, era stata programmata e messa in atto grazie ad un accordo tra l’attuale amministrazione comunale e l’Ater, anche in virtù di un protocollo d’intesa tra due enti. Tutto è filato liscio, e non si è assistitito al consueto metodo all’italiana. I lavori sono andati avanti per concludersi qualche settimana fa. Costo dei lavori circa 200mila euro.

Ma già alcuni giorni prima della conclusione dei lavori di riqualificazione dell’opera, abbiamo testimoniato dello stato del cantiere in via dismissione. Lavori conclusi ma tutt’altro che compiuti, a cominciare dal tetto completamente escluso dall’intervento. Con tutto ciò che questo comporta in termini di infiltrazioni, com’è possibile verificare dall’interno di alcune case dell’immobile, pervase da infiltrazioni di acqua all’interno e sulle pareti, con tanto di muffa, come testimoniano le foto.


Stesso discorso per le fondamenta, vecchie di 60 anni, indebolite dalle perdite delle condutture fogniarie che tra le altre cose proprio nelle ultime settimane hanno provocato una voragine sulla strada nel retro dell’edificio. Così come senza alcun riscontro sono rimaste le promesse di intervento di un elettricista per la sistemazione dell’illuminazione esterna all’edificio, ancora oggi avvolto completamente nel buio. E nonostante i residenti paghino regolarmente la quota per l’illuminazione pubblica nella Tari comunale.

Insomma una vera incompiuta, o come detto nelle settimane precedenti, attingendo alla saggezza dei proverbi popolari, “stucco e pittura, bella figura”, per esprimere come l’operazione Mazzamariello sia ancora una volta, a guardare dalla rabbia degli inquilini, solo un’operazione di facciata, perchè questi cittadini vivono ancora al buio, con l’acqua in casa e senza parcheggi. Per non parlare del degrado che circonda l’edificio, di cui riportiamo le foto già segnalate qualche settimana fà.