Mafia Capitale, Zingaretti blocca le gare in assegnazione

Nicola Zingaretti

Dopo l’inchiesta Mafia Capitale tremano Roma e la Regione Lazio. Anche Zingaretti si tutela e blocca l’assegnazione delle gare.
Si muove anche l’Autorita’ nazionale anticorruzione per fare chiarezza sugli appalti nella Capitale.
  Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha incontrato oggi il presidente dell’Anticorruzione Raffaele Cantone, dopo lo scandalo emerso dall’inchiesta ‘Mafia Capitale’.

Il primo cittadino ha chiesto a Cantone di costituire un pool che si occupi proprio di vagliare gli appalti a Roma: un’istanza accolta dal commissario anticorruzione, per cui i funzionari dell’Autorita’, di volta in volta, lavoreranno sugli atti che il Campidoglio riterra’ di inviare. “Gli anticorpi contro la corruzione – ha spiegato Cantone – sono stati inseriti da troppo poco tempo, prima si e’ fatto finta di non vedere e non c’era alcuna difesa”.


Il prefetto della Capitale, Giuseppe Pecoraro, osserva che “Roma non ha mai vissuto una situazione del genere”, e avverte: “c’e un problema di protezione del sindaco, e in un momento cosi’ complesso e difficile bisogna garantire la sua sicurezza. In bicicletta non deve andare”.

Il Governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, ha invece disposto un’indagine conoscitiva “presso tutte le principali centrali appaltanti della Regione”, quali “Asl, Ater, Centrale Unica e Dipartimenti” per “conoscere se societa’ legate all’inchiesta abbiano partecipato a gare e a bandi pubblici ed il loro esito”. Zingaretti ha anche chiesto la sospensione dell’assegnazione delle gare in corso, in attesa delle verifiche disposte.