Evasione fiscale, Tiziano Ferro a processo: ascoltati i primi testi

Tiziano Ferro

Denaro dei diritti tv e dischi confluito in tre società estere, inglesi e olandesi, con soci in paradisi fiscali, al fine di evadere il Fisco. Questa la tesi portata avanti da una funzionaria dell’Agenzia delle entrate, testimone della pubblica accusa nel processo per evasione fiscale a Tiziano Ferro, in corso davanti al giudice del Tribunale di Latina, Luigi Varrecchione. La teste ha inoltre definito tali società delle scatole vuote ed elencato le somme che il cantante, tra il 2006 e il 2008, non avrebbe dichiarato, facendo mancare allo Stato tra i 4 e i 5 milioni. Il processo, aggiornato al prossimo 23 marzo per ascoltare altri testi, tra cui un consulente della difesa, è nato dagli accertamenti compiuti proprio dall’Agenzia delle entrate nel 2009, seguendo l’ipotesi che “Tzn” avesse portato fittiziamente la residenza da Latina a Manchester, solo per godere di un regime fiscale più leggero.