Gaeta, Sel attacca l’Amministrazione Mitrano

Un manifesto che durante le feste natalizie è stato affisso un po’ in tutta le zone della città, realizzato dal circolo di Sel di Gaeta, e che fa l’elenco di tutte le mancanze da parte dell’amministrazione comunale, e che si chiude a grandi lettere con «Mandiamoli a casa». L’elenco è lungo e non risparmia nessun aspetto della vita amministrativa. Si parte dalle tasse che sono aumentate, come la tassa sulla prima casa al massimo di legge e che poteva essere azzerata. «Tassa sui rifiuti +35% per le famiglie, +100% attività produttive e commerciali per finanziare nuovi servizi mai erogati e una città sempre più sporca (da  4.100.000 a  6.043.000 per una società che ha avuto l’interdittiva antimafia). In compenso. In compenso abbattono la Tassa del 30% per i ricchi e privilegiati concessionari di stabilimenti balneari. IRPEF comunale + 25% per famiglie lavoratori e pensionati al massimo di legge». Poi si passa agli asili nido, mensa scolastica, assistenza anziani, trasporto pubblico che è aumentato del «30% sempre a carico delle famiglie. Tassa sul morto con minaccia di disperdere le ossa dei cari congiunti per chi non può pagare». Poi si passa all’economia che secondo quanto si legge nel manifesto di Sel è stata affossata insieme al lavoro perchè non è stata adottata «nessuna politica di sviluppo del lavoro e dell’economia, l’unica preoccupazione è difendere e favorire poteri forti, casta e rendite parassitarie»

E affondano il dito nella questione Soes: «una gestione fallimentare che ha portato al licenziamento di tanti lavoratori. Per contro, la società ringrazia il Sindaco Mitrano e saluta con le borse piene». Che chiama quella dei vigili urbani: «concorso farsa fatto gestire dal pluricondannato dirigente Buttaro all’insegna del clientelismo. La cognata del Sindaco Mitrano è arrivata prima».


In ultimo il taglio degli alberi che vengono sostituiti da antenne. «Rasi al suolo decine di pini secolari e l’intero viale alberato di via Marina di Serapo. In compenso proliferano nuove antenne telefoniche con il conseguente aumento dell’inquinamento elettromagnetico a danno della salute dei cittadini». Le tradizioni poi «cancellate». «Abolita la storica festa del Santo Patrono Erasmo nell’indifferenza di un clero lontano dalla gente, votato al lusso e agli affari». Lo sport: «Alla mancanza di strutture sportive (piscina comunale, palazzetto dello sport, campetti polivalenti) hanno risposto con la chiusura anche del campo di calcio, con le società sportive obbligate a peregrinare per la provincia in cerca di ospitalità e bambini e ragazzi costretti a giocare in condizioni da terzo mondo sul campo della Piaia». Sulla cultura e sulle politiche sociali: «Dopo decenni di attesa per la cronica mancanza di spazi culturali e sociali, la Caserma Cosenz, da sempre destinata a finalità pubbliche (biblioteca comunale, sala conferenze, museo del mare), è stata in gran parte regalata a una fondazione di diritto privato, di cui fa parte l’OESCMI, società fondata dal Sindaco Mitrano». Le politiche sociali: «ridotte a mera assistenza clientelare, solidarietà limitata a iniziative di facciata, nessuna politica attiva di welfare, Commissione pari opportunità mai istituita».   nessuno spazio di aggregazione sociale, carenza di asili nido e nessuna scuola pubblica con orario prolungato, nessun centro antiviolenza e di ascolto per il disagio sociale. In compenso hanno colorato tre parcheggi di rosa.  Che altro devono fare? Stanno distruggendo tutto, offendono le istituzioni, Gaeta e la sua storia».