Latina, Uil Pensionati: “Quale futuro per gli anziani nel 2015?”

Tutti i politici, Capo del Governo, Presidenti di Regione e di Provincia, Sindaci, si dichiarano baluardi del sociale. Nei fatti si può notare che la sensibilità verso le fasce più povere è andata scemando. Se nel passato venivano ascoltate le istanze di chi rappresenta la parte più debole della società, i pensionati, ed in qualche caso si cercava insieme di trovare soluzioni per la difesa delle pensioni dagli attacchi inflattivi e dalle vessazioni delle tasse locali, ora chi rappresenta questa categoria non viene considerato un interlocutore bensì un creatore di problemi a politici che incapaci di dare risposte positive diniegano incontri che potrebbero essere imbarazzanti per le risposte da dare. In questo clima, la Lega Uil Pensionati di Latina è impegnata a far conoscere all’opinione pubblica le nefandezze che vengono perpetrate a livello nazionale, provinciale, comunale.

Nazionale per:  “ il mancato recupero dell’inflazione con danno del 40% sulle pensioni; mancato paniere ISTAT per pensionati che avrebbe consentito un risparmio per questa categoria; mancato impegno sulla non autosufficienza con danno enorme per le famiglie con anziani disabili; soprattutto mancato riconoscimento della dignità dell’anziano perciò che ha fatto in termini lavorativi e di supporto allo stato e alle famiglie nonché il tentativo da parte soprattutto dell’ultimo Governo, di far passare il pensionato come l’ostacolo della crescita dei giovani.


Provinciale: Si lamenta una strategia dei Comuni per la difesa economica e sanitaria degli anziani. Per l’aspetto economico ne è un esempio il Bonus Acqua: l’Amministrazione Provinciale uscente ha ritenuto che le persone più indigenti (tra questi molti sono pensionati) non dovessero più avere tale agevolazione, tant’è che non hanno inserito alcune cifre nel bilancio di previsione 2014. L’attuale amministrazione ancora non meglio definita ma con una presidenza in carica, non trova purtroppo il tempo per esaminare il problema magari insieme alle rappresentanze che hanno contribuito nel passato ad alleviare il peso tariffario dell’acqua per queste famiglie. I sindaci di questa Provincia che fanno parte dell’ATO 4 (Autorità d’ambito per la distribuzione idrica) non hanno assunto nessuna iniziativa per la tutela dei propri cittadini sia presso il Governo, presso l’AEEGSI (Autorità per l’energia, elettricità, gas e servizio idrico) per tutelare i diritti acquisiti previsti nell’ambito ATO4. Il risultato scaturito è stato che i cittadini più indigenti non solo non  avranno il Bonus ma sono costretti a pagare anche gli arretrati ricalcolati da Gennaio 2014 con le nuove tariffe. Tutto questo è avvenuto con enorme soddisfazione di Acqualatina che in questo contesto ha potuto applicare ulteriori norme atte a richieste quali aumenti tariffari e depositi cauzionali e tutto ciò con il benestare dei rappresentanti  la parte pubblica presente nel Consiglio di Amministrazione di Acqualatina.

“Per la parte socio sanitaria i Comuni, ma anche la ASL, a mio parere ”dice Salvatore Carlo capolega UILP di Latina “ dispongono di apparati burocratici che non vanno incontro alle difficoltà ed alle esigenze dell’anziano. Sono auspicabili nuove iniziative per il miglioramento delle strutture ospedaliere, che siano in grado di dare continuità dopo interventi in acuzie con letti per post acuzie e per la parte che riguarda la presa in carico. Va rivista inoltre, la parte che riguarda la domiciliazione dell’anziano dopo interventi ospedalieri.

Non è più concepibile che per ogni anziano che ha bisogno di assistenza, siano costretti i familiari, che alle volte hanno a loro volta età avanzate, a odissee presso ambulatori medici o strutture quali quelle a cui bisogna fare riferimento come il cad per richieste di certificati, impegnative, autorizzazioni e quant’altro per avere una assistenza sanitaria e sociale. In sostanza serve un familiare tutti i giorni solo per il disbrigo delle pratiche a discapito dell’assistenza. Il più delle volte queste problematiche si risolverebbero se ci fosse un’unica regìa che sia in contatto con tutti i diretti interessati : medici specialisti, assistenti sociali e quant’altro. La presa in carico del paziente o dell’anziano non si risolve solo con l’aspetto sanitario bensì con una rete sociale adeguata alle difficoltà individuali presenti”.

Il Comune di Latina: è il comune capoluogo e comune capofila. L’esempio amministrativo è certamente pessimo ed il peso di ciò è sulle spalle soprattutto dei pensionati. Gli anziani di questa città si trovano a fronteggiare il pagamento di fatture della nettezza urbana accumulatesi negli ultimi tre anni  per inettitudine amministrativa con aumenti tariffari continui. Si trovano a dover pagare una TASI più onerosa dell’IMU, una addizionale iniqua che mette sullo stesso piano il più povero con il più ricco. Una mancanza di interventi sostanziali a favore degli anziani sulle tariffe in base al loro reddito. Sicuramente i pensionati di Latina che mediamente hanno un reddito dichiarato vero da pensione al di sotto di 1000 euro non trovano questa città a loro misura. Una città Latina, che gli anziani conoscono bene come conoscono bene il perché di questa mancanza. Lo spreco di denaro pubblico che da anni viene perpetrato dalle amministrazioni che si sono succedute senza che nessuno ne paghi gli errori, se di errori si tratta. Progetti ed opere che hanno fatto il bene solo di chi ha partecipato (Metro Leggera, Terme, la Videosorveglianza, il Mattatoio, il cimitero, la Cittadella Giudiziaria, ex Icos, Pegasol ,etc    ).

L’elenco di questi sprechi è talmente lungo che se le finanze fossero state in parte impiegate per il sociale, avremmo la città con il miglio stato sociale, invece abbiamo sulle spalle talmente  tanti debiti da far paura soprattutto a chi oggi non ce la fa ad andare avanti. Infatti chi dovrà farsene carico se non coloro i quali hanno sempre pagato? Forse gli evasori? Impossibile!!! Non esiste nessuna iniziativa atta a far pagare questa categoria. Agli amministratori responsabili di tali spese?  Impossibile, nessuno può giudicare i veri colpevoli.

La Uil Pensionati di Latina ha cercato in questi anni, un rapporto con le Istituzioni locali firmando, tra l’altro, protocolli d’intesa per la difesa dello stato sociale ed in particolare fra le categorie degli anziani. Pur nella consapevolezza di aver fatto il possibile esprimiamo il rammarico di un risultato minimale rispetto alle aspettative che noi stessi auspicavamo.

Il 2015 ci troverà a lottare ancora una volta insieme a voi per la difesa dei diritti che qualcuno (Governo in testa) , tenta di toglierci ogni giorno.

Buon 2015