Gaeta, Nuova Italcraft: anche i sindacati chiedono la revoca della concessione

Dopo il sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano anche i tre sindacati, la Fillea-Cgil, la Filca-Cisl e la Feneal-Uil della Provincia di Latina, hanno formalmente chiesto la revoca della concessione demaniale alla Nuova Italcraft, inviando una lettera al presidente dell’autorità portuale Pasqualino Monti, al giudice delegato al fallimento Italcraft del tribunale di Latina Roberto Amatore, al curatore fallimentare della precedente società Arnaldo Falconi e per conoscenza anche al prefetto di Latina Pierluigi Faloni, al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, al presidente della Provincia di Latina Eleonora Della Penna, al sindaco di Gaeta Cosmo Mitrano e al vicequestore del commissariato di polizia di Gaeta Marta De Bellis.

In sostanza i tre sindacati hanno formalizzato la richiesta, che arriva dopo quella del primo cittadino presentata nei giorni passati, a causa del mancato rispetto dell’accordo sindacale siglato il 9 giugno scorso, che prevedeva il reintegro di 16 dipendenti della ex Italcraft, fallita, entro il 31 dicembre 2014, e del mancati interventi di manutenzione straordinaria “sottesi al rilascio dell’atto formale, constando lo stato precario di sicurezza delle strutture”.


“Tale sofferta decisione – hanno dichiarato Carmine Zazzero, Luigi Coppola, Giustino Gatti e Massimo Purificato in rappresentanza delle sigle sindacali – è scaturita dal mancato rispetto degli accordi sindacali da parte di Renato Bocchi, socio unico della Nuova Italcraft srl, siglati con le O.S. lo scorso giugno 2014. L’accordo sul passaggio dei lavoratori dalla Italcraft alla Nuova Italcraft, prevedeva l’assunzione immediata di 8 unità, più altre 8 alla data del 1 gennaio 2015. Il 29 dicembre scorso la Nuova Italcraft srl informava le O.S. che l’azienda non avrebbe rispettato l’accordo e quindi non avrebbe assunto gli altri 8 lavoratori. Poiché tale accordo era vincolante ai fini dell’aggiudicazione del Bando di gara del Tribunale di Latina abbiamo chiesto la revoca della concessione all’Autorità portuale di Civitavecchia e al Tribunale stesso. Chiediamo a questo punto – concludono i sindacalisti – la riapertura del tavolo delle trattative per definire le nuove assunzioni”.

La lettera si conclude poi con un monito lapidario: “In mancanza di un celere riscontro alla presente si provvederà ad agire per via giudiziaria”.