Crac Midal, i 62 ex dipendenti ammessi come parti civili

Lavoratori ex Midal

Ammessi come parti civili nel processo per il crac Midal, secondo gli inquirenti frutto di una bancarotta milionaria, tutti i 62 ex dipendenti che ne hanno fatto richiesta e che puntano ora a ottenere un risarcimento del danno subito. Il via libera è stato dato dal Tribunale di Latina, a cui i lavoratori si sono rivolti tramite gli avvocati Guglielmo Raso, Luigi Di Mambro, Valentina Macor, Claudio Maria Cardarello ed Eleonora Basantini.

Stralciata poi, per un problema relativo all’udienza preliminare, la posizione dell’imprenditore Gianni Moneti, e avviata l’istruttoria, con l’esame da parte del pm Luigia Spinelli del consulente tecnico della Procura, il commercialista Lorenzo Palmerini, che ha ricostruito tutti i passaggi relativi alla Midal, ex colosso della distribuzione alimentare, e alle società collegate, che gestivano supermercati tra Latina, Frosinone e Roma, tutte collassate nel 2012. L’udienza è stata poi rinviata al prossimo 16 luglio, quando Palmerini verrà esaminato dalle parti civili e dalle difese.


Undici gli imputati: Paolo Barberini, ex amministratore delegato della Midal, Rosanna Izzi, ex presidente del gruppo, il commercialista Sergio Gasbarra, di Cisterna, ex presidente del collegio sindacale, il manager Ivo Lucarelli, l’ex revisore Sandro Silenzi, gli ex sindaci Pietro Gasbarra e Stefano Pisanu, gli imprenditori Piero e Antonio Bova, l’imprenditore Giuseppe Piscina, e il marito di Rosanna Izzi, Giacomo Pontillo, difesi, tra gli altri, dagli avvocati Renato Archidiacono, Angelo Fiore, Luca Giudetti, Leone Zeppieri e Giovanni Lauretti.