Lenola, caso Municipale: la minoranza chiede la commissione di indagine

Il Comune di Lenola

A distanza di mesi, gli interrogativi dei componenti della minoranza rimangono intatti. Tanto che, per tentare di fare una volta per tutte chiarezza su quella relazione finale, letta come un circostanziato “j’accuse” che tira in ballo anche l’amministrazione comunale di Lenola, hanno ufficialmente richiesto l’istituzione di una commissione speciale di indagine.

Tra una polemica, un volantino anonimo e una petizione popolare, a Lenola continua quindi a tenere banco la vicenda della Municipale, deflagrata definitivamente in concomitanza col mancato rinnovo del contratto dell’ex responsabile del servizio, Gianna Elena De Filippis. Sei mesi di lavoro iniziati sotto una cattiva stella, per quest’ultima, con una nomina effetto rallenti per via della burocrazia “canaglia” e una capatina in Comune dei carabinieri, pare in seguito ad un esposto. Eppure, nel corso del suo breve mandato la De Filippis era comunque a farsi valere, visto anche l’encomio personale del sindaco Andrea Antogiovanni. Che però coincise con l’addio: dopo averne curato la formazione ed averle anche acquistato la divisa invernale, ecco il benservito dell’amministrazione, col contratto semestrale, di tipo fiduciario, non rinnovato.


Distacco indolore? Nient’affatto. “In eredità”, da parte della ex responsabile, una pesante relazione di fine mandato che stroncava le funzionalità della polizia locale, parlava di ostilità interne al corpo, e gettava ombre su presunte inadempienze e comportamenti anomali ricadenti direttamente anche sull’attività amministrativa.

Ed è proprio sul contenuto di tale relazione, che a distanza di mesi dall’opposizione vogliono vederci chiaro, con i consiglieri Severino Marrocco e Fernando Magnafico che hanno avanzato la richiesta d’istituzione di una commissione ad hoc volta a far luce sulla veridicità delle affermazioni che vi sono contenute.