Fondi, picchia il presunto amante della moglie: condannato

Condannato per aver mandato in ospedale il presunto amante della moglie. Un improvviso raptus, che ad un 60enne sperlongano è costato una pena di due mesi e venti giorni per il reato di lesioni volontarie, disposta mercoledì dal giudice del Tribunale di Terracina Pierluigi Taglienti.

I fatti contestati si sono registrati nel 2012, quando il marito “furioso” e l’altro, un 40enne fondano, si sono casualmente incontrati nel parcheggio di un supermercato di Fondi. Il 60enne era convinto che quell’uomo avesse intrecciato una relazione con la consorte, dalla quale in quel periodo si stava separando. Con certe premesse, è bastato poco per una sfuriata. Breve ma intensa: un pugno e un calcio, col secondo colpo che ha portato alla frattura della mano del supposto amante. Finito al pronto soccorso e poi dalla polizia. E che, in occasione della sua deposizione in Tribunale, ha negato con decisione ogni addebito: a suo dire, lui e la donna erano semplici conoscenti.


Particolari comunque ininfluenti, nel processo che lo vede protagonista come vittima dell’aggressione. Col marito geloso, difeso dall’avvocato Sandro D’Ovidio, che alla fine si è visto condannare, portando gli avvocati di parte civile, Luca Velletri e Marco Rotunno, ad affilare le armi in vista di una cospicua richiesta di risarcimento.