Omicidio Barlone, a Monte San Biagio arrivano i Ris

Gli uomini del Ris di Roma sono venuti a Monte San Biagio intorno alle 11 di questa mattina, martedì. Circa un’ora per coordinarsi in un briefing presso la vicina caserma dell’Arma e studiare il posto, poi mano agli strumenti da lavoro per il resto della giornata. Tute e mascherine, luminol, macchine fotografiche e lampade d’ultima generazione.


Passata ancora minuziosamente al setaccio, la palazzina di via Roma teatro del delitto del 61enne “don” Patrizio Barlone, l’ex diacono a suo tempo arrestato per usura rinvenuto cadavere all’interno della propria abitazione intorno alle nove di lunedì da una nipote, la mattina dopo i festeggiamenti per l’Ottavario di San Biagio. Era legato mani e piedi per mezzo di alcune fascette, aveva una sciarpa in bocca e una specie di plaid attorno al capo, e si presentava con la nuca fracassata.

Sul posto nel corso del sopralluogo odierno, oltre agli specialisti dei carabinieri, il capitano della Compagnia di Terracina Margherita Anzini, il comandante della Stazione monticellana Michelangelo Nania e quello della Municipale Aldo Filippi.

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