Serie B, Latina – Iuliano: “Lotito? Non commento”

*Mark Iuliano, tecnico del Latina*

Il tecnico del Latina Mark Iuliano ha parlato in conferenza stampa, presentando la sfida casalinga contro il Pescara. Ecco quanto dichiarato dall’allenatore nerazzurro.

*Mark Iuliano*
*Mark Iuliano*

Come è andata la settimana?
Settimana un po’ particolare sotto tutti i profili. Abbiamo avuto acciacchi, un po’ il morale dei ragazzi dopo la partita di Avellino, come me fisicamente. Non possiamo soffermarci a quello che è avvenuto, purtroppo, al Partenio. Dobbiamo andare avanti, il campionato è vivo, noi siamo vivi e dobbiamo fare risultato a tutti i costi.


A livello fisico come stanno?
Crimi e Brosco hanno qualche problemino e sono un po’ in dubbio, vedremo come passeranno la notte. Stamattina hanno fatto quasi tutto l’allenamento, vedremo domattina.

Jaadi pensa di riproporlo?
Sto valutando, non dimentichiamoci che è un talento e un bravissimo ragazzo. Ha 18 anni, bisogna stare molto attenti in alcune partite particolari. Ha fatto bene, sono contento di lui ma voglio gestirlo nella maniera migliore. Abbiamo fatto delle variazioni sui tipi di lavoro, il problema della lingua non è trascurabile. Si sta integrando molto bene, sta capendo cosa significa stare qui in questo momento particolare.

La posizione di Ristovski è una scelta definitiva?
No. Il ragazzo è molto duttile, soprattutto un gran calciatore. Sui grandi calciatori si può lavorare, ribadisco che la questione Ristovski o Angelo sono le mie richieste a livello tattico. Il mio 4-3-3 è un po’ particolare, avere una catena forte e di potenza è ideale, se non hai gamba non sfondi. Abbiamo il problema di Oduamadi, giocatore per noi molto importante. Come giocheremo domani o chi giocherà, ha capito che la situazione in questo momento è questa. Quel poco che concediamo, in questo momento, ci causa gol.

Qual è il lavoro che chiede in più agli esterni e alle mezzali?
E’ il solito discorso, il campionato di B chi imposta la partita fa più fatica di chi aspetta e riparte. Chi fa la partita va in difficoltà, chi aspetta e riparte…Pescara ben allenato, Baroni è un mio ex compagno ed è molto preparato. Loro giocano bene, sia in casa che fuori, ma qui chi riparte ne beneficia.

Quali contromisure?
Siamo qui per questo. Abbiamo lavorato per fare tutto al meglio. I movimenti li direi volentieri, diciamo che abbiamo contromisure su cui abbiamo lavorato e qualcosina sarà di diverso rispetto alla squadra che andiamo ad affrontare. Abbiamo le idee chiare, il campo ci dirà se abbiamo lavorato bene o no.

Come si gestisce l’ansia?
Abbiamo da un po’ l’obbligo di fare risultato. L’ansia da prestazione c’è, è quello che ti tiene vivo. Non avere ansia, stress o qualcosa per cui lottare non darà il senso di ciò che sei, devi tirare fuori qualcosa che hai e darlo agli altri. La tensione è bella, ti avvicina ad eventi importantissimi. Ogni errore lo paghiamo in maniera esagerata, i ragazzi dopo la partita di sabato ad Avellino non sapevo cosa dirgli a parte la questione prettamente tattica. Quando fai di tutto, tutto ciò che ti dice l’allenatore, è dura recriminare qualcosa. Siamo passati in cinque minuti dal Paradiso all’Inferno e questo può condizionare i ragazzi. Li ho visti carichi, sono venuti da me a dirmi che gli dispiaceva e la strada è giusta. Vogliono lavorare e migliorare sui principi che stiamo adottando.

Olivera o Viviani?
Viviani, anche perché Ruben ha un problema da cui sta cercando di recuperare. In questo momento a livello fisico dà più garanzie Federico.

Come sta Bouhna?
Molto bene, ha tanta fame e voglia di misurarsi in questo campionato. Abbiamo visto un buon elemento, lo vedremo in campo e vedrete che calciatore è. Sono contento per come si allena, è stato premiato per quello che ci ha fatto vedere.

Litteri o Paolucci?
Sto valutando.

Tre ex domanni: teme qualcosa in particolare?
Pettinari ha fatto molto bene con il Cittadella, poteva fare più di un gol ed è un ragazzo fantastico. Il suo problema è che spalle alle porta ha più difficoltà di quando gioca frontalmente. Si sono sempre comportati benissimo, a volte nei matrimoni ci sono problematiche tecnico-tattiche più che litigi. Ho fatto delle scelte a livello tattico, non potevo sprecare o condizionare il prosieguo delle carriere di alcuni giocatori cambiandogli la maniera di giocare. La società mi ha fatto avere dei calciatori più funzionali a come la squadra si può, secondo me, esprimere. Con il Livorno ci siamo divertiti, avevo gli uomini su cui stavo lavorando a livello tattico e tecnico. Dobbiamo cercare di averli a disposizione il prima possibile, riguardo Bruno e Petttinari è stato un dispiacere enorme mandarli via, ma non potevamo tarpargli le ali. Speriamo che facciano una carriera strepitosa, tranne domani.

Il centrocampo muscolare del Pescara modifica qualcosa nell’interpretazione della partita?
Noi abbiamo il nostro credo, il loro allenatore ha il suo. I giocatori sono quelli, hanno fatto un grande acquisto con Bruno ma hanno altri ottimi giocatori come Brugman e Memushaj, saranno in questa categoria per poco. Riguardo le loro scelte non posso commentare, stiamo preparando 3-4 gare, in base agli sviluppi, risultato e tempo.

Tante espulsioni e pochi falli…
Ci siamo fatti del male da soli, non deve più avvenire e non dovrà più succedere, altrimenti inizio ad intervenire io. C’è un regolamento interno e l’ho ulteriormente irrigidito, non esiste che in un momento in cui dobbiamo usare centimetri e forza ci condizioniamo da soli. Ad Avellino dopo il gol che abbiamo preso, non possiamo più fare questo tipo di errori, a questo livello sono imperdonabili.

Qualche giovane della Primavera è più “pronto” rispetto a gennaio?
Ne ho lavorati tanti, sono ragazzi bravissimi, non faccio nomi perché sono come dei figli. Vorrei farli giocare ma vorrei metterli nelle condizioni di esprimersi al meglio, non perché abbia paura o non mi fidi. Nello spogliatoio ci sono alcuni equilibri da bilanciare, c’è un momento in cui il ragazzo può esprimere il suo talento o altri o quello in cui è da preservare.

Le parole di Lotito?
No comment, non sono problemi nostri in questo momento. Le chiacchiere non mi interessano, alla nostra dimensione devono interessare problemi più pressanti che non le parole di altri, esterni alla nostra società.