Formia, 80mila euro dalla Regione per i piani rurali. Ma il Comune “perde” i soldi

Il Comune di Formia si è piazzato primo classificato ad un finanziamento della Regione Lazio. Un fatto davvero rarissimo, considerati i pochi soldi che arrivano ai Comuni di confine da La Pisana, notoriamente romanocentrica, filiere di partito a parte, che però come abbiamo visto da queste parti non sempre funzionano. Ad ogni modo, tornando al primo posto centrato da Formia, la Regione Lazio ha destinato al Comune del sudpontino 80mila euro circa per finanziare la redazione dei piani di assestamento e gestione forestale (Pgaf) e i piani di utilizzazione pascolive (Pup). Che in buona sostanza sono come dei piani regolatori rurali e che perciò servono a pianificare e programmare lo sviluppo e le economie – diciamo così – di montagna.

Quindi agricolture, pascoli, attività ludiche e quant’altro, una risorsa per la città, da pianificare per mano di esperti, incaricati ad hoc, in qualità di tecnici capaci di tradurre in progetti su carta gli indirizzi politici. E in effetti la politica ha subito mostrato attenzione al tema, partecipando, con l’assessorato alle attività produttive, ancora guidato dall’ex assessore Clide Rak, al bando della Regione Lazio, nell’aprile dell’anno passato. Nell’agosto scorso il sorprendente esito comunicato dalla Regione, che vede piazzarsi proprio il Comune di Formia al primo posto nella graduatoria per la concessione di finanziamenti tra tutti i Comuni del Lazio. Soldi freschi per mettere in piedi il progetto che, vista anche l’arretratezza del fronte montano, nonostante i parchi, le aree protette e il potenziale paesaggistico del tutto inespresso, diventa un’opportunità alla quale non poter rinunciare.


L'ex assessore alle attività produttive Clide Rak
L’ex assessore alle attività produttive Clide Rak

Eppure, il monito lo ha lanciato lo stesso ex assessore Rak, in un recente comunicato stampa, col quale, mentre fa gli auguri al suo successore Francesco Paolo D’Elia, si chiede che fine abbiano fatto quei soldi e a che punto sia l’iter del progetto. Ecco le parole di Clide Rak: “Inoltre mi domando cosa ne sia del bando per il Pgaf (Piano di Assestamento Forestale) ed il Pup (Piano di Utilizzo dei Pascoli) una sorta di piani regolatori rurali, a cui abbiamo partecipato durante il mio assessorato? Che fine ha fatto il finanziamento che la Regione ad agosto 2014 ci ha concesso, risultando primi tra i comuni del Lazio? Un finanziamento a mio parere importantissimo, valutazione che aveva determinato le ragioni di adesione, in quanto ci avrebbe finalmente permesso di redigere (a spese zero per le casse comunali) un piano di gestione del patrimonio forestale e dei pascoli, dando uno slancio allo sviluppo rurale su cui, insieme all’itticoltura, Formia dovrebbe puntare“.

La risposta purtroppo è semplice: E’ tutto fermo. Sono passati quasi tre mesi dalla ricezione del finanziamento, con apposita determina dirigenziale per fissare la cifra a bilancio, ma dell’indizione della gara ancora niente. Ne sono passati molti di più dalla notizia della vittoria della graduatoria. Mancano infatti pochi mesi alla scadenza dell’anno, passato dal riconoscimento del finanziamento, dopo il quale, giugno 2015, se il Comune non avrà pronto il progetto, la Regione si riprenderà i soldi e addio a pascoli e montagne verdi. Ora, considerato che a giugno mancano circa tre mesi e mezzo, in questo esiguo lasso temporale il Comune deve redigere il bando di gara, affidare i lavori e presentare il progetto definitivo. Davvero troppo poco. Se a questo si aggiunge che dal primo gennaio di quest’anno, tutti gli affidamenti devono passare per la stazione unica appaltante, un organismo comunale che si occupa esclusivamente di affidare incarichi e indire gare, di cui Formia è ancora sprovvista, al lungo iter sopracitato manca un altro passaggio ancora. Insomma quasi certamente il finanziamento sarà perso. Peccato, un’opportunità sprecata per l’economia rurale.