Formia Rifiuti Zero, l’Udc denuncia “la guerra tra bande nel Pd”

“Siamo ormai alla guerra tra bande. Questo il primo commento che ci è venuto da fare quando abbiamo letto dai giornali locali della lettera scritta da alcuni consiglieri del Pd che chiedevano una modifica ad una delibera da loro stessi votata e che conseguentemente ha prodotto una determina la numero 321 del 24 Dicembre 2014. Scopriamo così che al Comune di Formia le determine “calde” non si pubblicano qualche giorno dopo, come prevede la legge, bensì 3 mesi dopo perché ‘alcuni consiglieri avevano avuto rassicurazioni sulle modifiche da fare al primo Consiglio utile’.

Ma queste rassicurazioni da chi le hanno avute? Perché la determina è stata pubblicata con 3 mesi di ritardo? Perché non si è convocata una commissione consiliare per discutere di ciò magari con la presenza dell’amministratore delegato Rossi il quale preferisce presenziare invece alle riunioni di maggioranza? Perché hanno votato a favore in Consiglio comunale?


“Formia Rifiuti Zero srl”, l’amministratore unico è Rafael Rossi
“Formia Rifiuti Zero srl”, l’amministratore unico è Rafael Rossi

Siamo certi che a queste domande non ci risponderà nessuno per questo abbiamo deciso di metterle per iscritto e protocollarle all’indirizzo del segretario generale dell’ente al quale chiediamo di avere copia di questa lettera (se esiste) ma anche spiegazioni sul come sia possibile che al Comune di Formia le determine si pubblichino o meno  a seconda degli scontri che si tengono quotidianamente all’interno della maggioranza stessa per avere in cambio chissà cosa.

E’ inoltre nostra volontà conoscere quali sono i provvedimenti che la dottoressa Riccio intende prendere affinché situazioni del genere non succedano più. Approfittiamo inoltre per chiederle un dettagliato parere che ci tranquillizzi sulla situazione del personale che si occupa oggi di rifiuti in quanto come già detto, citando le sentenze, le unità che non hanno svolto procedura concorsuale rimarrebbero fuori dalla nuova società pubblica e ciò non è per noi ammissibile.

La stessa richiesta di parere, preventivo in questo caso, è stata già inviata anche alla Corte dei Conti con la speranza che possa togliere ogni dubbio sulla ‘non fattibilità’ di questa sciagurata e propagandistica operazione anche a chi non convinto l’ha votata.

Non vorremmo anche assistere, tra poche settimane, a qualche altro concorso farsa per far rientrare a lavoro chi ha già un lavoro (il diritto al lavoro!), oppure inventarsi fantomatici passaggi di cantiere e non di personale eludendo chiaramente e volontariamente le leggi vigenti”.