Formia Rifiuti Zero, Un’Altra Città: “Decisione del Pd, nessun confronto con la città”

“La gestazione che porta alla nascita della Formia Rifiuti Zero si sta rivelando sempre più un cammino a scossoni, non partecipato e, cosa peggiore, decisamente criptico. Le novità pervengono costantemente da una dialettica avulsa dalle sedi deputate. Abbiamo già evidenziato a settembre 2014 che, ferme le perplessità sul mezzo, l’iter propedeutico avrebbe dovuto essere oggetto di una maggior partecipazione cittadina. Che la partecipazione tanto decantata in campagna elettorale non sia la cifra di questa amministrazione è ormai un fatto inconfutabile.

Siamo, quindi, costretti ancora una volta a rimarcare un iter anomalo che continua ad escludere le forze politiche ed associative della nostra città, le forze politiche presenti nell’assise consiliare e nelle commissioni. Anche la recente manifestazione di tornare in Consiglio comunale per votare la modifica contrattuale che preveda la forma della concessione di servizi in luogo di quella dell’appalto è frutto, per quanto ci è dato sapere, di una dialettica interna al Pd, estesa solo successivamente al sindaco ed alle altre forze della coalizione.


Una proposta, però, che riteniamo condivisibile sotto il profilo teorico, in attesa di verificarne gli effetti pratici. La possibilità che la Formia Rifiuti Zero venga responsabilizzata in ragione di un rapporto contrattuale che preveda la concessione (e quindi la società si dovrà assumere i rischi economici della gestione del servizio) piuttosto che l’appalto di un servizio (laddove l’onere del servizio stesso viene a gravare sostanzialmente sull’amministrazione) è quantomeno teoricamente auspicabile al fine di evitare conseguenze negative sulla cittadinanza. Non è dato capire se dietro questa scelta permanga la consapevolezza e la volontà di mantenere un controllo forte e costante sull’operato della società; non si vorrebbe che l’aver trovato la quadra politica comporti, dietro l’apparente copertura di una responsabilizzazione della società, una deresponsabilizzazione di quel controllo della P.A. che, la normativa e la giurisprudenza, chiedono essere particolarmente pregnante tanto da riguardare la valutazione preventiva di ogni decisione importante.

Si è assistito nel passato recente alla deriva di fattispecie similari preannunciate in pompa magna e naufragate mestamente con risvolti negativi per la cittadinanza. Non sembra che la storia stia fornendo il necessario monito a chi dovrebbe fare tesoro delle precedenti negative esperienze. Da ultimo, oltre la perplessità sul contenitore e sulla procedura sinora adottata, permangono le perplessità sui contenuti, con cui si intende riempire il contenitore, ad oggi non chiari (forse neanche alla amministrazione). Ad esempio cosa succederà in caso di affidamento alla società del servizio di sosta a pagamento? In detta circostanza, e con riferimento alle aree delimitate da strisce blu, la Formia Rifiuti Zero si troverebbe ad avere la duplice veste di riscossore e di soggetto sottoposto alla Tari.

Provvederà la Formia Rifiuti Zero a pagare a se stessa la tassa, o comunque a defalcare l’incidenza delle somme dal servizio altrimenti in danno alla cittadinanza? Non risulta che la Formia Servizi s.p.a. (a suo tempo concessionaria delle aree) abbia mai pagato la T.A.R.S.U., e ciò in danno alla cittadinanza! Ma anche in questo caso la cittadinanza è costretta a ricevere notizie frammentarie a mezzo stampa, in cui sembra, e sottolineiamo sembra, che il gruppo consiliare Pd escluda questa eventualità e paventi il ricorso ad una cooperativa. Insomma, dopo due anni dal suo insediamento registriamo che l’attuale amministrazione è ben lungi dall’aver trovato quella via virtuosa capace di imprimere un chiaro segno di svolta alla città. Quella di Formia Rifiuti Zero ne è solo un drammatico e, speriamo non dannoso, esempio”.