Sarà a Calcatore il teatro comunale. Con una delibera del 12 marzo scorso, infatti, la giunta Procaccini ha dato questa destinazione al corpo di fabbrica “polifunzionale pubblico” previsto dal Programma Integrato della località in questione. La realizzazione della struttura, conformemente all’ “Accordo di Programma” sottoscritto nel 2008, è a carico dell’operatore privato individuato con una gara dal Comune (le imprese “Visca Agostino”, “Barrucci di Barrucci Carlo & C. s.n.c.”, “Sope s.r.l.” e “L.I.E.S. di Pezza Giovanni s.r.l.” costituitesi in “Consorzio Calcatore Domani”). Nella delibera di due giorni fa, si precisa che il teatro sarà “a disposizione dei cittadini di questo Comune e non solo”.
E così, la città, finora priva di opere pubbliche di questo tipo, pare avviata ad averne tre in tempi non troppo lunghi. Una già pronta, vale a dire l’auditorium dell’ex Chiesa di San Domenico, un’altra, l’auditorium del Liceo Leonardo da Vinci, in fase di costruzione. Quest’ultimo è di proprietà della Provincia. Tutto bene, se non fosse che la gestione di queste strutture appare un problema non da poco, come ha dimostrato qualche mese fa la vicenda della gara per l’affidamento dell’auditorium di San Domenico, andata deserta. Del resto, il Comune non pare per ora, non solo intenzionato, ma neanche attrezzato, ad impegnarsi in una gestione diretta.
Nel passato, una mobilitazione di cittadini chiese all’amministrazione comunale dell’epoca di acquistare il cinema Fontana per adibirlo a teatro, ma alla fine fu comprato da privati che lo hanno trasformato in negozi e pub. Una quindicina di anni fa, furono anche allestite rassegne teatrali, ma il Comune scelse la via della convenzione con il proprietario del cinema Traiano, che poi dovette muovere causa all’ente per ottenere quanto pattuito.
