Peculato al parcheggio Multipiano delle Poste, Vernetti ascoltato per ore

Massimo Vernetti
Massimo Vernetti
La sede della Guardia di Finanza di Formia
La sede della Guardia di Finanza di Formia

Questione di contemporaneità, Formia oggi è stata anche questo. Mentre al Gruppo Guardia di Finanza di via Palazzo venivano ascoltati il comandante dei vigili urbani Rosanna Picano, il dirigente Sisto Astarita e l’avvocato Domenico Di Russo nell’ambito della vicenda che poi in serata ha portato il Sindaco a chiudere il Multipiano delle Poste per tre giorni, alla Compagnia dei Carabinieri il protagonista era Massimo Vernetti, l’ex amministratore delegato della Formia Servizi, la società andata fallita e che in città si sarebbe dovuta occupare delle strisce blu. Ancora il parcheggio di piazza Aldo Moro al centro della cronaca ma per altri aspetti.

Marilena Terreri
Marilena Terreri

Un interrogatorio fiume quello a cui è stato sottoposto l’ex amministratore delegato accompagnato dal proprio legale, durato qualche ora, e in cui più volte è stato tirato in ballo il nome del Rup – Responsabile unico del procedimento – dell’opera, Marilena Terreri, indicato come responsabile per aver controfirmato ogni fattura relativa all’opera, e quindi la sua regolarità.


Giuseppe Miliano
Giuseppe Miliano

Un’audizione che gli inquirenti, a guidare le indagini è il sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Latina Giuseppe Miliano, non avrebbero giudicato del tutto esaustiva.

Una storia di soldi distratti, spesi per fare altro direbbe una consulenza acquisita alle indagini che sostanzialmente dimostrerebbe come il reale valore della struttura non é quello ufficialmente dichiarato. Un’inchiesta, inoltre, che sarebbe alle battute conclusive con il peculato e l’appropriazione come reati contestato ad almeno tre persone: il dirigente Marilena Terreri, il tecnico progettista Siniscalco e appunto l’ex amministratore delegato Vernetti. Cui non è da escludere si aggiungano altri. In sostanza avrebbero distratto parte del denaro destinato al pagamento del Multipiano, ad attività altre: anche vacanze (!) secondo altra documentazione.

Procura della Repubblica di Latina
Procura della Repubblica di Latina

Acquisiti gli ultimi interrogatori, da via Ezio non è da escludere possa essere disposto nei confronti degli indagati un sequestro preventivo a fine di confisca di beni di valore corrispondente al presunto profitto del reato. Verosimilmente, ma si é nel campo delle ipotesi, quanto la ditta Di Cesare ha più volte denunciato non aver ricevuto come corrispettivo per la realizzazione dell’opera.