Primo Corso di aggiornamento per i soci del Capol

Il primo Corso 2015 di aggiornamento per i soci del Capol e tutti gli operatori della zona nord della Provincia di Latina coinvolti nella filiera olivicola si terrà a Cori venerdì 27 Marzo, dalle 16:00 alle 19:00, presso il Casale Stoza – Agriturismo Cincinnato. Possono partecipare: produttori, frantoiani, agronomi, tecnici  e consumatori. Contatti: capol.latina@gmail.com -329.1099593 – 0773.690979.

Durante l’incontro organizzato dal Capol e coordinato dal presidente Luigi Centauri, in collaborazione con l’Aspol, saranno valutati i profili organolettici degli Oli classificati alla X edizione del Concorso Provinciale ‘L’Olio delle Colline’, dove gli olivicoltori coresi hanno ottenuto tre Gran Menzioni per il Premio ‘L’Olio delle Colline’; una Menzione Speciale ‘Migliore Confezione ed Etichetta’ e un posto nella sezione Paesaggi dell’Extra Vergine e Buona Pratica Agricola dei Lepini.


Questi olii, insieme ai migliori olii pontini che hanno ottenuto riconoscimenti al Concorso regionale ‘Ori del Lazio’, verranno portati dal Capol in degustazione al Vinitaly di Verona (22-25 Marzo), dove il Capol sarà presente nello stand della Provincia di Latina, all’interno del Padiglione Sol-Agrifood (Salone internazionale agroalimentare di qualità).

I corsi di aggiornamento sono una tappa del più ampio progetto di valorizzazione della qualità dei migliori oli extra vergine di oliva pontini, che il Capol porta avanti organizzando periodicamente anche corsi di formazione, degustazione ed educazione al gusto di giovani consumatori per agevolare il consumo consapevole dell’olio extra vergine di oliva.

Tra questi anche il Corso tecnico riconosciuto per Assaggiatori di olio vergine ed extra vergine d’oliva, che si svolgerà presso la Sala Conferenze del Museo della Città e del Territorio di Cori dal 13 al 24 Aprile 2015. I posti disponibili sono 25 e si può fare domanda fino al 31 Marzo. Contatti: capol.latina@gmail.com – 329.1099593 – 0773.690979. Tutor Catullo Manciocchi: 333.7212220.

Tutti strumenti in più per valorizzare questa secolare risorsa del territorio provinciale, dove la coltura dell’olivo, non solo è l’attività agricola più diffusa, ma costituisce un patrimonio che ha salvaguardato l’assetto idrogeologico dei rilievi pontini, instaurando un rapporto tra le comunità locali, per cui quest’albero va oltre l’economia per farsi cultura.